Mi accingo al mio lavoretto
di cemento e pietre,
dopo aver tagliato un po’ di erba
C’è chi naviga sul Mekong
o sul Congo
alla ricerca di Kurtz
Guardo navi e barche
solcare il mare
Osservo il profilo di isole lontane
e mai più raggiunte
Seguo con lo sguardo
nuvole flottanti
Io faccio questo:
erba, pietra e cemento
Mi accontento
A scartamento ridotto,
alle prese con la frammentazione dell’Io
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Sono a casa (almeno) o, meglio, nel mio condominio
In effetti, sono tecnicamente fuori casa, perché sono rimasto chiuso fuori dalla porta e le chiavi sono rimaste dentro
Quindi, mi si pone il problema di rientrare
Salgo al piano di sopra e mi ritrovo a parlare con il condomino che abita nell’appartamento corrispondente al mio
L’idea è quella di calarmi dall’alto dal suo balcone al mio ed entrare così dalla finestra, come farebbe un ladro acrobatico o un Babbo natale delle moderne rappresentazioni popolari (a Natale di vedono tanti babbo Natale che si inerpicano - o ne discendono - lunghe perigliose scalette da equilibrista)
La narrazione del sogno è complicata e ripetitiva e ci sono diversi intermezzi
In una il proprietario del terzo piano, mi dice che ha dovuto cambiare una pavimentazione messa a ricoprire quello originale, perché si tratta di un materiale poco funzionale che malamente aderisce alla pavimentazione sottostante e che dunque scivola con facilità marmo: a causa di ciò è caduto già diverse volte
Ma di quest'aspetto non me ne può fregare di meno
Ma veniamo al momento clou della situazione
Andiamo fuori al balcone, ad ispezionare
C’è una sorta di argano a cui è sospesa una scaletta di ferro (del tipo di quelle usate dagli operai che lavorano su impalcature per passare da un ripiano ad un altro) e a questa ne è stata attaccata un’altra, tipo una scala di casa ordinaria, con delle corde
Per compiere quest’impresa dovrò prima sospendermi nel vuoto, poi scendere i gradini della prima scaletta di ferro, da quel che capisco molto oscillante, per poi passare all’altra scala che vi è legata: un passaggio questo che mi sembra molto temerario, anche perché i legacci che tengono la seconda scala avvinta alla prima mi sembrano alquanto precari ed instabili
Sono molto perplesso ed esitante
Non so se avrò il coraggio di compiere le imprese
Arriva una tizia anziana, esce sul balcone e scende utilizzando questo apparato di emergenza come se questa fosse la sua modalità ordinaria di uscita dall’appartamento
Sono stupito e meravigliato dall’intraprendenza della signora che per di più è molto anziana
Ma come fa?, mi chiedo, E poi con tanta disinvoltura!
Ma il vederla in azione non mi dispone a tentare a mia volta, anzi mi induce ad avere ancora più paura, perché l’ho vista mentre scendeva utilizzando quel dispositivo che oscillava libero nel vuoto ed era stata assolutamente temeraria per quello che potevo vedere, incurante di quello che sarebbe potuto succedere
Poi mi chiedevo, facendo un salto logico, "Ma se io scendo e mi ritrovo sul balcone di sotto e il proprietario dell’appartamento non c’è, come farò a entrarvi e come farò a uscirne?", Ignorando il semplice fatto che ero io il proprietario dell’appartamento di sotto!
Illogicità dei sogni!
Non mi decido
Prendo tempo
Temporeggio
Poi dico al vicino del piano di sopra, "Farò il tentativo solo quando Ale, che è il mio angelo custode, sarà arrivata per assistermi
Solo se lei mi guarda e mi segue col suo sguardo, passo dopo passo, sentirò di essere al sicuro e troverò la confidenza necessaria per affrontare questa prova senza tremiti di paura
Dissolvenza
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