Qui di seguito, i bozzetti di pensieri scaturiti durante la passeggiata mattutina del 5 marzo 2024, esattamente un anno fa
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Gabbiano, gabbiano,
ospite di città e nostro commensale,
coinquilino assiduo!
Riflessi di alberi spogli
in una pozza di acqua piovana
E che altro?
Scritte d’amorosi sensi,
promesse e tenerumi,
vergate con le vernici spray
in vividi colori, sparatissimi,
ad alto impatto sulla retina,
amori dichiarati per sempre,
a chiare lettere
E poi?
What else?
Edifici magnifici,
un po’ blasé,
sopravvissuti allo scempio,
parlano di antichi fasti
E c’è un fragolone appena smangiato
sull’asfalto ancora intriso
di pioggia notturna
Come doveva esser buono!
Ci sono anche
quei tristi diavoli in vetrina,
costretti ad indossare abiti
dissonanti e fastosi,
mentre loro, poveretti,
vorrebbero cose semplici ed essenziali
Sono prigionieri
adornati e imbellettati
condannati a guardare il mondo
attraverso pareti di vetro
e ad esser guardati
Se protestano
vengono messi in castigo
e lasciati nudi in un angolo
a far da zimbello
al mondo intero
E qui ho finito,
per oggi
Walking
walking
in the morning
while the wind is blowing
searching for the rainbow
and for the morning dew
Pioggia la notte
pioggia il giorno
Vento umido e freddo
Piedonzoli pronti
ad inseguire le foglie secche
scivolanti in picchiata
mentre colombacci, merli
e altra bella gente avicola
svolazzano con frulli d’ale
o vengono a becchettare
vogliosi, ma anche focosi
Il giorno è trascorso
tra sospiri e singulti
e piove ancor
come Dio la manda,
secondo la comanda
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