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8 dicembre 2024 7 08 /12 /dicembre /2024 04:59

Non sempre strade diverse riconducono allo stesso posto da cui siamo partiti, specie quando non conosciamo i luoghi e le vie da percorrere e viene meno la capacità di orientamento, proprio quando crediamo di padroneggiarla alla perfezione
Scherzi della mente, oppure il suo fallimento, l’annuncio di una défaillance incipiente (ciò di cui tutti abbiamo paura)

Autoritratto (selfie di maurizio Crispi)

Questo è il mio sogno

Sono in un luogo straniero, forse la Liguria oppure Malta, un luogo costiero e scosceso ad alta densità di costruzioni
con strade ripide, erte scalinate e ponti arditi che si lanciano ad altezze prodigiose
A quanto pare sono lì per lavoro
In una struttura
In una stanza
Faccio il mio
Scrivo delle relazioni cliniche
Poi, stanco, decido di svagarmi
Mi alzo dalla sedia,
abbandono la scrivania
e vado a farmi un giro
tanto per distrarmi un po’
Cammino con il naso in su 
per gustarmi con gli occhi 
tanta maraviglia verticale,
una commistione di bellezze naturali
e di ardite architetture,
antiche e moderne
Vado avanti 
Avanti
Avanti
Cammino
Cammino
Cammino
Imbocco strade nuove e mai percorse
Penso che si stia facendo tardi
e che debbo tornare al lavoro
Inverto la rotta e percorro altre strade
diverse da quelle lungo le quali
avevo già camminato
Penso che comunque, 
anche se percorro vie diverse,
sto tornando
da dove ero venuto
(Pia illusione!)
(in realtà non ho idea alcuna del percorso
seguito sino a prima che decidessi di invertire la rotta)
(nemmeno ricordo il nome della via
dove si trova il luogo dove ero a lavorare
o della località)
Dove sono?
Che giorno è oggi?
Come mi chiamo?
Quando sono nato?
Cammino, attraversando altri luoghi,
tutti sconosciuti
Non mi oriento proprio per niente
Sono disorientato
Sono an-orientato
Sono perduto (I Am Lost!)
Ci sono delle vie letteralmente stipate
di gente chiassosa e vociante,
tutti a me sconosciuti
che parlano idiomi stranieri
che non comprendo,
una babele delle lingue
Ho paura di non potere fare ritorno,
ma vado avanti intrepido,
senza perdermi d’animo,
un passo dopo l’altro
Ma le cose che vedo
sono bellissime, straordinarie
e sotto il profilo paesaggistico
e sotto quello architettonico
In mezzo alla folla, all’improvviso,
incontro Ale
Che ci faccia là non so,
ma son contento
Non mi sento più straniero in terra straniera
Ad Ale fornisco spiegazioni confuse
su ciò che mi è successo
e su ciò che sto facendo lì 
ma il mio racconto è talmente confuso
che lei poco o punto comprende 
Acciuffiamo al volo un bus
in modo da arrivare al più presto,
poiché non posso più giustificare oltre
la mia assenza
Scendiamo a quella che ritengo essere 
la fermata giusta
e ci incamminiamo,
incapsulati in un fiume di persone
tutte in cammino
Ma qualcosa non torna
Non riconosco i posti
Non c’è alcun indizio familiare
che possa farmi da guida 
Vorrei comunicare 
queste mie impressioni ad Ale
Mi giro,
mi guardo attorno,
ma Ale è scomparsa
La chiamo ripetutamente: niente!

Vedo solo volti ignoti attorno a me
Molti hanno facce bianche e lisce,
senza lineamenti
Strattono qualcuno,
lo fermo,
chiedo,
riesco a tirare fuori
dall’abisso della memoria,
un nome e una via
Quello mi risponde
che ci vuole più di un’ora di cammino
e che sono completamente fuori rotta

Ma non ho idea di quale sia la direzione 
da seguire
Ale si è persa
O forse io l’ho persa
O non son piuttosto io
ad essermi perso?

Come farò?
Cosa faró?

It’s a long way to Tipperary

Dissolvenza 

A volte, ci sono cose che ingombrano la mente e che impediscono di vivere con adeguatezza il momento presente, la realtà quotidiana e gli affetti che ci circondano
Quando è così mi sento staccato, scollato, distante da tutto e tutti
I richiami, le sollecitazioni, le esortazioni mi portano a sprofondare ancora di più in un luogo lontano, una piccola prigione inviolabile, che è come un pozzo profondo o come una stanza senza porte e finestre, e a far sì che ogni singolo gesto, ogni parola di apertura e di condivisione diventino impossibili

 

Il fuoco arde nel camino e diffonde tutt’attorno un bel tepore

Fuori piove e tira vento

Il sogno, a volte, diventa la via d’uscita,
come insegna il romanzo di Jack London,
Il vagabondo delle stelle,
che lessi da adolescente
mentre ero a letto con una brutta influenza

Maurizio Crispi

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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