Attimi gorgoglianti
anziché fuggenti
Il grande nulla incalza
Oye como va
Psico-esploratori intrepidi,
nocchieri dello spazio profondo
danno aria alla mente
prima di esser dissolti
in un guizzo di fiamma
e la loro missione
s’è così compiuta
Ed io?
Ed io?
Dove son io?
Forse, anch’io nocchiero del nulla,
improbabile psiconauta
alloggiato su d’una nuvola vaporosa
a forma di eterea nave
viaggio
alla ricerca di altre schegge di memoria
e del tempo perduto
Navigo a vista
nei territori sperduti
in attesa dell’ultimo fiato
e del bagliore del fuoco
purificatore
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Sono in un centro commerciale
Non riesco mai ad arrivare ai reparti di vendita
Cammino e cammino, sempre per lunghi corridoi spogli, rivestiti di piastrelle bianche o grigie
Non incrocio mai alcuno
Ogni tanto devo poggiare i piedi su di una pedana di acciaio, lievemente basculante
e rimanervi sopra sino a quando una spia rossa non si accende con un bip
Si tratta di un dispositivo per misurare i parametri vitali dei passeggeri/visitatori
ed anche per rilevare la funzionalità cardiaca con un ECG istantaneo.
Ad ogni passaggio il dispositivo sputa una strisciata di carta con tutti i risultati
Una luce verde si accende con un doppio bip quando la stampata è pronta
Penso che i gestori del centro commerciale abbiano molto a cuore la salute dei propri clienti
Sento all’improvviso la necessità di andare in bagno e, dopo molto camminare, intravedo l’insegna con i soliti simboli universali
Quando arrivo nei pressi dei servizi da me agognati c’è il solito dispositivo da superare, dalla cui slot al doppio bip (e accensione di luce verde) prendo la stampata e me la ficco in tasca
Sarà ottima da usare come carta igienica!, penso
E quindi imbocco una stretta fuga di gradini che scende sotto il livello del suolo
Bagni pubblici un po’ disagiati!, rifletto, mentre supero ogni singolo gradino con una certa fatica, poiché le alzate sono spropositamente alte e strette
Quando arrivo dabbasso c’è una numerosa e variegata folla già in coda per l’utilizzo dell’unica latrina (sì, è quello che mi pare di capire!) e il fetore dell’aria ristagnante è abominevole tra afrore dei corpi accalcati e le inevitabili scorregge silenziose
Pur storcendo il naso mi dispongo pertanto ad una paziente attesa
Peccato non aver con me una mascherina!
Sarebbe proprio ciò he ci vuole!
E, del resto, quali alternative ci sono, se non aspettare?
Dissolvenza
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