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18 aprile 2024 4 18 /04 /aprile /2024 10:10
Cap d'Agde. La spiaggia (foto di Maurizio Crispi)

Sono a Cap con una comitiva di amici
Siamo sulla sua vasta spiaggia che ben conosco 
di fronte ad un mare sconfinato
C'è tanta tanta gente a prendere il sole 
Son tutti naturisti 
Gli unici tessuti in vista 
sono gli stendardi che garriscono nel vento,
al limitare della spiaggia,
dove cominciano le dune,
le tele degli ombrelloni vivacemente colorati,
e quelle di tovaglie, parei e teli, distesi sulla sabbia
a formare un fitto mosaico 
di rettangoli, quadrati e losanghe,
un gigantesco patchwork,
sul quale prendono risalto
i corpi nudi di uomini e donne
tutti scrupolosamente depilati 
e resi totalmente glabri
Alcuni prendono il sole oppure sono intenti nelle consuete attività
alle quali ci si dedica in relax al mare
Altri invece sono impegnati in attività di sesso,
in cui fellatio e cunnilingui sono all'ordine del giorno,
per non parlare di accoppiamenti plateali e piccole orige,
e happening di vario genere
Mi ritrovo a partecipare a situazioni hot di sesso promiscuo
Scivolo dentro di esse con facilità 
come se stessi riprendendo 
a parlare un linguaggio da tempo abbandonato
ma di cui conosco perfettamente grammatica e sintassi 
e di cui continuo a conservare una perfetta padronanza
Quelli che sono con me 
- i miei accompagnatori - 
rimangono stupiti - direi basiti - 
dalla fluidità del mio comportamento 
e mi osservano in tralice
nelle mie performance e acrobazie sessuali
La loro reazione non fa attivare, in verità,
il mio naturale esibizionismo, 
accendendolo e conferendogli energia
Mi sembra di essere SuperSex 
oppure anche il suo maggiore emulatore e seguace
C'è, in particolare, l’incontro con una donna 
non più giovane ma piacente,
attraente e compiacente al tempo stesso
Mi avvicino a lei, la tocco prima sfiorandone la pelle delicatamente, 
poi toccandole i capezzoli che subito rispondono al tocco,
indurendosi, e palpandone con più decisione i seni
Poiché non mi respinge, 
mostrando piuttosto di gradire le mie avance, 
io proseguo nell’approccio, 
passando a forme di contatto più intimo e ancora più esplicito,
Presto ci troviamo avvinti in un amplesso appassionato 
sotto gli occhi di tutti 
ed anche di quelli dei miei amici, 
quelli con cui ho fatto il viaggio
Sono meravigliato di me stesso 
e anche i miei accompagnatori, per contro, 
sono meravigliati di me, 
poiché stanno scoprendo qualcosa delle mie capacità amatorie 
che non avrebbero mai potuto supporre 
La situazione è molto gradevole
e vorrei protrarre il più possibile il piacere che ne traggo
Sopravvengono altri attori tra cui il compagno della donna
che si unisce volentieri a me nel procurarle piacere 
Questo inserimento, tuttavia, 
mi destabilizza, 
facendomi perdere in un istante tutta la mia foga
Poi, passato questo momento, mi distacco dalla mia comitiva,
per fare un giro esplorativo
Vorrei scoprire un luogo molto bello sul mare
che ben ricordo dalle mie visite precedenti, 
un luogo di selvaggia bellezza 
dove ci si ritrova su di una spiaggia meravigliosa
che si estende a partire da un enorme e ciclopico arco
di bianca roccia calcarea
Quindi, me ne vado in giro
(sempre tutto nudo, come mamma mi ha fatto)
con l’idea di ritrovare questo luogo
per poi condurci i miei amici 
Però, mi perdo 
Non riesco più a riconoscere i luoghi 
Mi sembra di non avere più punti di riferimento 
Vedi una costa irta di edifici 
aggettanti sul mare 
e piccole spiagge grandi come fazzoletti affollate di gente
Ma si tratta di spiagge per famiglie:
ci sono, infatti, molti bambini e adolescenti
E tutti gli utenti di queste minute spiaggette sono tessili
Io, a questo punto, mi sento fuori posto
e sotto lo sguardo di tutti

 

Rientro al di là della cortina di edifici 
e salgo su di un treno 
Ho capito che devo ritornare indietro di un paio di fermate
per trovare quel luogo che desidero rivedere 
Ma anche qui la memoria mi tradisce
poiché, quando finalmente discendo dal treno, 
mi ritrovo nella località della terraferma 
che si chiama Agde, 
mentre io avrei dovuto ritrovarmi al Cap (e qui si intende "d'Agde")
Quindi rientro immediatamente nella stazione 
Mi presento dalla bigliettaia 
e acquisto un biglietto per Cap D’Agde 
Quando la bigliettaia mi dice il prezzo, 
io prendo a rovistare tra le mie cose 
tutte ridotte al contenuto 
d'un semplice ed essenziale tascapane
Entro in ansia, 
perché mi sembra di non avere con me abbastanza soldi in contanti
Tiro fuori tutto quanto,
in sostanza rivoltando la borsa
Riguardo per bene
e, alla fine, spunta una banconota da 10 euro
con cui posso pagare il biglietto,
ricevendo solo qualche spicciolo di resto
Ridiscendo al livello inferiore 
che é quello dove transitano i treni, 
non senza difficoltà però
Perché prima di arrivare alla piattaforma (l’unica, del resto) 
sbaglio ripetutamente strada
E poi sono lì ad attendere, 
assieme a molti altri tutti a me sconosciuti
Chiedo ad un ferroviere
che se ne sta lì a ciondolare
senza far nulla 
se è vero che tra breve arriverà il treno 
e lui annuisce
In effetti, dopo poco, il treno fa il suo ingresso in stazione
con cigolii, stridio di freni e sbuffi 
Quando si aprono le porte automatiche
ci sono delle difficoltà inaudite 
per poter salire a bordo 
I gradini del treno stranamente 
non sono allineati con la piattaforma 
ma tra questa e il treno 
c’è una specie di profonda trincea 
al cui fondo bisogna calarsi 
per poi risalire a forza di braccia sul gradino del vagone
Tutto ciò richiede uno sforzo sovrumano
Devo anche aiutare delle persone fragili
che sono a rischio di caduta nel fondo della trincea,
sorreggendole e spingendole verso l'alto
Vorrei tornare il più presto possibile a Cap 
per assaporare quei piaceri trasgressivi,
per fare altri incontri di sesso spensierato

 

Il treno riparte a velocità moderata 
dovrò scendere alla fermata di Massy-Palaiseau
(ma allora sto viaggiando nella Metro di Parigi!)
La mia fantasia galoppa, 
assieme al suono ipnotico delle ruote 
che sferragliano sui binari

 

Dissolvenza
 

Il sogno di un ritorno
Il sogno di un ritorno
Il sogno di un ritorno
Il sogno di un ritorno
Il sogno di un ritorno
Il sogno di un ritorno
Il sogno di un ritorno
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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