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Molti volti
molte identità
molte storie
ed anche molte non-storie
Nei social
siamo uomini e donne dai molti volti
Scriviamo
Opinioniamo
Raccontiamo la rava e la fava
di tutto
Ci affanniamo
Riteniamo, ciascuno di noi,
di avere un fermo possesso
delle chiavi del Regno
e di essere
tra gli eletti,
tra coloro che hanno compreso
e che comprendono
tra coloro che hanno il potere
della Verità unica e sola
Come ci sono molti volti,
così ci sono molte verità
Litighiamo
Ci accaniamo
Replichiamo con intolleranza alle voci discordi
Cancelliamo, cassiamo, blocchiamo,
in preda all’ira
Preferiamo aggregarci
Il simile con il simile
costituendo tribù di opinionisti
dello stesso segno
conformi
uniformi
omologati
E poi…
e poi
ci si espone
ci si si racconta
in interminabili diari giornalieri
che parlano di tutto e di niente
A volte ci si gloria,
a volte si mente,
a volte si omette,
altre volte ci si confessa candidamente
Siamo alacri ed instancabili
nella quotidiana babele delle lingue
Crediamo di essere social
ma siamo monadi
siamo come monaci e monache
votati al silenzio e alla clausura
e che credono di comunicare
e di essere dialettici
mentre ognuno se sta chiuso
nella propria cella
con annesso giardinetto e orticello,
cinti però da un alto muro,
Impenetrabile allo sguardo
e invalicabile
Siamo un po' degli hikimomori
Viviamo nella grande illusione
di sapere e di conoscere,
ma sono solo ombre
le cose che crediamo
di vedere con chiarezza
I social sono la caverna
in cui abitiamo confinati
dove del mondo esterno
possiamo percepire
solo bagliori indistinti,
ombre e nulla più
Noi stessi siamo solo ombre indefinite agli occhi degli altri
Ed anche al nostro sguardo
Di noi percepiamo spesso solo un simulacro
oppure l'immagine falsata di un selfie
Oppure siamo come astronauti
che vagano nello spazio profondo,
alla deriva,
chiusi all’interno di navicelle monoposto,
in comunicazione apparente
con ground control
e con gli altri navigatori celesti,
sino a quando la distanza
sempre crescente
renderà impossibile qualsiasi contatto
e ci perderemo nel vuoto del vasto universo
Ecco, ho appena finito di scrivere
un’autentica cagata
Ci ho provato, però,
a tirare fuori un pensiero
che mi frullava per la testa
Non so se ci sono riuscito
Ed è stato anche
il mio compito del giorno,
il mio Work-Of-The-Day
Voglio tenermi in esercizio
scrivendo ogni giorno qualche cosa,
una piccola riflessione
o anche un semplice gioco di parole
una libera associazione,
qualcosa ogni giorno,
anche se non voglio
Scrivo una parola o due
e poi le altre cominciano a fluire,
come se fossero legate assieme da un filo,
ma non sono più io a decidere
cosa verrà fuori
E non ho mai idea
di dove andrò a finire
così procedendo,
talvolta arrivando in luoghi imprevedibili
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