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Partecipo ad una passeggiata in compagnia,
ospiti o parenti,
non so,
un’attività collettiva
ludica e piacevole
Li porto al Parco della Favorita
dove c’é una confusione davvero bizzarra e insolita
Gente di tutti i tipi e etnie
Uomini, donne, bambini
Tutti vocianti e ciarlieri
Noi siamo dotati
di un trabiccolo volante
e sovrastiamo questa folla dall’alto
Non siamo costretti a scansarci
ad ogni piè sospinto
e abbiamo la libertà del cielo
Siamo i re dell’aria
con il loro Sparviero,
come nel romanzo di Salgari
Poi ad un certo punto
io mi lancio in volo,
per atterrare dopo una lunga planata
tra gli alberi
e in mezzo alla folla
Ci vediamo dopo,
dico agli altri della compagnia,
spiccando il salto nel vuoto
Dopo l'atterraggio,
ritorno a piedi,
seguendo un cammino
lungo e tortuoso
Ci sono dei bambini che giocano con le biglie
Altri più grandicelli che molestano
quelli più piccini
(li bullizzano)
ed io mi ritrovo a prendere le difese
dei poveri bimbi maltrattati
Incontro alcune persone che conosco
che vanno ad una festa
e portano con sé
una torta monumentale
ricoperta di glassa
(dissolvenza)
Questo è il sogno in breve,
perché c’erano molti più dettagli che mi sono sfuggiti
Così è!
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Il re dell'aria è un romanzo di avventura fantascientifico di Emilio Salgari (uno dei miei preferiti, quando ero piccino), scritto nel 1907 e originariamente pubblicato da Bemporad di Firenze.
É il seguito del precedente romanzo I figli dell'aria, di cui riprende alcuni personaggi
Nello stretto di Tartaria un piccolo gruppo di coraggiosi sbarca sull'isola di Sakalin, nei pressi delle coste della Siberia Meridionale. In quel luogo sperduto sono incarcerati numerosi detenuti politici, tra cui Boris, un ex-comandante della corazzata militare russa "Pobieda", un tempo da tutti descritto come un coraggioso e valido ufficiale, e fratello di Wassili Starinsky, il capo del gruppo che si impadronisce della prigione e libera i detenuti. Al suo fianco si schierano Rokoff e Fedoro, i due amici già incontrati ne I figli dell'aria, e il polacco Ranzoff, il "Re dell'aria", comandante dello Sparviero, una meravigliosa macchina volante.
La macchina, con a bordo i fuggitivi, percorre la Wladimirka, la via battuta dai forzati in Siberia, e in pochi giorni raggiunge le regioni tropicali. L'aeromobile, partito da Pietroburgo, sorvola quindi il Baltico, la Danimarca meridionale, sfiora le coste della Germania e dell'Olanda, attraversa la Manica, tocca il golfo di Guascogna, giunge a capo di Finisterre; sorvola l'Oceano Atlantico verso le Canarie lasciandosi alle spalle le coste africane, sorvola le isole di Capo Verde fino al prato dell'Atlantide, quel continente scomparso che secondo Salgari si estende tra l'Africa e l'Europa. Fa rotta poi verso le isole di Tristan da Cunha, costeggia le Piccole Antille, i banchi di Bahama, le coste della Florida, la nuova Scozia, Terranova e atterra nei pressi di Boston. Riprenderà infine il viaggio verso lo scoglio dell'Ascensione, sulla dorsale del medio Atlantico, sempre esposta alle furie del mare.
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