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Gabriel all’uscita da scuola era affamato (capita sovente)
Ha chiesto qualcosa da mangiare (capita sovente) e siamo entrati al bar di Piazza Noce (che è anche panificio)
Aveva voglia di qualcosa di dolce e ha scelto un ciambellone gigantesco
Ma, per sovrappiù, ha chiesto se fosse possibile arricchire la ciambella con un’aggiunzione di nutella
Ed è stato accontentato dalla proprietaria che, nel tempo, ha preso a benvolerlo perché Gabriel è gentile e saluta sempre quando entriamo e quando andiamo via
Bene, della ciambella gigante con nutella (un’autentica leccornia, ma pesante!), Gabriel non ha lasciato neanche una briciola
Osservare mio figlio, mentre sbafava, mi ha fatto venire in mente una mia storia di quando ero ragazzino
Forse 15nne, già dotato d’una certa autonomia, mi trovavo a Mondello in un assolato giorno d’estate
Ero andato al mare con i miei amici in autobus per trascorrere un’intera giornata fuori
Avevo con me 150 lire che avrei dovuto usare per il pranzo
E feci questa spertata
Con 100 lire avrei potuto comprare un pezzo (che a me pareva troppo poco)
Puntai la mia attenzione sulle ciambelle che, allora, costavano 50 lire cadauna
Pensai che mangiarne tre potesse essere una buona cosa, per riempirmi per bene la pancia
E così feci
Non posso nascondervi il fatto che mi costò già in po’ di fatica attaccare la terza e mangiarne la prima metà
Dovetti decisamente forzarmi per ingollare l’ultima metà
Mi ritrovai, alla fine di questo pasto monotematico, bello appanzato, forse addirittura stordito e con la mente un po’ appannata, come quando si è reduci da un pesante banchetto
Devo dire che non ho più ripetuto una simile esperienza, ma da quella volta ho capito che potevo digerire anche il FERRO e le PIETRE!
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