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16 ottobre 2023 1 16 /10 /ottobre /2023 06:56

La trascrizione di questo frammento onirico del 15 ottobre 2022. la pubblicai in un post sul mio profilo Facebook.
Come spesso mi capita, ho trascurato di trasferire questa mia nota diaristica qui sul mio blog.
Ed ora eccola!
Non è mai troppo tardi per rimediare!
E aggiungerò che quanto scrissi mi piace molto per la sua gioiosità e ariosità (qualità, ambedue, insolite nelle piccole, insulse, scritture)

Maurizio Crispi

In Francia - Aprile 2013

Sono in campagna.

Il mio terreno è vasto e si estende per diversi acri su terreni collinari ed ondulati (ma non è vero, si ho un terreno in campagna, ma non é certamente vasto e nemmeno è grande quanto il Bosco dei Cento Acri di Winnie the Pooh!)
Terra fertile ed irrigua, prati verde smeraldo, sentieri (anche questa descrizione é pura materia onirica, poiché il mio terreno è molto asciutto e pietroso!)
Mi alleno per un trekking e percorro delle tracce che si sviluppano lungo il perimetro della proprietà, scoprendo di continuo degli angoli inediti e delle vedute straordinarie. 
E' come se il terreno contenesse il mondo intero e più vasto (un mondo nel mondo)
Ci sono dei casali abbandonati, alcuni sono in legno, tipo dei padiglioni sulle dune
Altri sono strutture in muratura con appartamenti da tempo disabitati e in stato di abbandono, eppure forniti ancora di tutto il necessario, i pavimenti rivestiti da una coltre di foglie secche ed escrementi di topo.
Entro in alcuni di essi per esplorarli
Mi è sempre piaciuto esplorare i ruderi, penetrare al loro interno ed aspirare l'aria fresca ed umida che sa un po' di muffa
Poi mi ritrovo su di un terrazzamento delimitato da una ringhiera che mi appare come un unico belvedere di proporzioni titaniche quasi fosse una specie di muraglia cinese e qui mi metto a correre prima in un senso e poi nell'altro e, lungo questo camminamento, devo anche attraversare dei lunghissimi tunnel
Di nuovo ritorno in piena campagna e qui Black mi corre incontro festoso, caracollando, per poi scattare  all'inseguimento di due anatre (o oche) che cominciano a correre in modo buffo, starnazzando
Ecco che arriva un gigantesco cane da pastore tutto bianco, molto più grande di Black e, con tutta la sua mole, gli corre incontro, quasi a volerlo investire e calpestare, ma Black intende questa poderosa rincorsa verso di lui come invito al gioco e prende a fare delle corse nervose, accompagnate da finte e da repentini cambi di direzione
Poi, all'improvviso, arriva - chi sa da dove - un caprone, bianco, ed anche lui si mette a correre e capitombolare per nulla minaccioso. L'atmosfera è quella di un gioco condiviso ed io sono lieto che la mia campagna sia animata da tutte queste presenze viventi
Ci manca soltanto un asinello e potrei toccare il cielo con un dito
Mi sento pervaso da un senso di meraviglia
Al di là della mia recinzione vedo un casale diruto, un tempo utilizzato da pastori, e fuori addobbate su di un filo ci sono appese delle lenzuola candide che si agitano nel vento
L'aria è impregnata di buoni odori, di terra umida e di legna bruciata, e di un lieve sentore di stallatico

Mi sembra di essere in attesa del presepe vivente, prossimo venturo

 

Tutto qui (e poi vado in dissolvenza)

Gabriel in maschera da alieno (foto di Maurizio Crispi)

Gabriel in maschera da alieno (foto di Maurizio Crispi)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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