:no_upscale()/image%2F1498857%2F20230817%2Fob_800609_riflesso-doppio-di-un-incontro-ravvici.jpg)
Peripatetici folli
Porte che si aprono
e si chiudono
in un infinito, interminabile, gioco del cucú
Scale retrattili
Scale enormi alla Escher
che non conducono da nessuna parte
Architetture alla Piranesi
(le Prigioni)
Interazioni che si ripetono
sempre eguali
o con minime variazioni
Uno dice che non sopporta
il benché minimo cambiamento
Un altro è intollerante alla parola
Uno ti guarda come se non capisse,
appuntando su di te
uno sguardo vacuo
E c’è uno che va alla ricerca di cibo
e, per soddisfare la sua bramosia,
va nell’orto e si mangia gli ortaggi crudi
Altri si alzano all’improvviso
e come buffe marionette
incedono fuori dalla stanza
per poi rientrare subito dopo
Non c’è requie alla reiterazione
senza pensiero
in questo assurdo universo
che sovente appare nei miei sogni
Dove sono?
Chi sono io?
Dove sono loro?
Dove vanno?
Chi sono?
Ancora non lo so
Ma confido di scoprirlo presto,
prima o poi
scrivi un commento …