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Miliardi di tappeti di capelli (titolo originale: Die Haarteppichknüpfer, nella traduzione di Robin Benatti), è stato il primo romanzo di Andreas Eschbach, portato a termine dopo anni di lenta gestazione, pubblicato nel 1996, ma lanciato in traduzione italiana da Fanucci (Immaginario Solaria) soltanto nel 2002.
Dalla prefazione dell’Autore: “Miliardi di tappeti di capelli è una di quelle storie che si portano a termine come se cadessero dal cielo. Sono un dono, perché prendono luce da un momento all’altro e bisogna solo metterle su carta
(…)
“È una storia di tessitori di capelli. Non posso promettervi che l’amerete. Non posso nemmeno promettervi che vi piacerà.
“Posso solo farvi una promessa: non la dimenticherete, mai.”
In effetti è proprio così.
Il racconto tratta della storia di una vera e propria casta "privilegiata" di fabbricanti di tappeti di dimensioni standard (all'incirca 2 metri per 2 metri) che essi tessono, impiegando per un singolo tappeto l'intero arco della propria vita, con i capelli delle proprie mogli, concubine e figlie. Questa abilità viene tramandata dal padre al figlio maschio primogenito (gli altri figli maschi dovranno essere uccisi o sacrificati) e si pone al confine tra la dimensione artigianale ed una prettamente religiosa, eseguita a maggior gloria dell'Imperatore di tutto l'universo conosciuto; i manufatti vengono consegnati al fine di addobbare il palazzo dell'Imperatore. In questa società quasi medievale, il ruolo dei singoli è fissato rigidamente sin dalla nascita, e su di essi veglia la figura divina ed imperscrutabile dell'Imperatore, immortale, inarrivabile e da cui dipende ogni cosa del creato.
Lentamente nel corso del romanzo si dipana una trama complessa e coinvolgente, in cui brevi episodi, apparentemente slegati dal contesto generale fanno da viatico e da perno alla narrazione generale, contribuendo ad affascinare e trascinare il lettore verso la sorprendente conclusione.
É una storia che pur avendo alcuni spunti da space opera si propone al lettore con numerosi rimandi borgesiani (e soprattutto alla sua infinita "Biblioteca di Babele"), come sottolinea Robin Benatti nella sua postfazione: è vertiginosa l’idea di un impero che si estende a tutta la galassia e che a dominato centinaia di migliaia di mondi abitati in un arco di tempo di 250.000 anni guidato da imperatori che sono mantenuti in vita per migliaia di anni, mentre gli abitanti delle diverse migliaia di mondi sono tutti piegati alla missione di fabbricare tappeti usando i capelli delle mogli e delle figlie, uniti nell’eternità in un’unica insensata missione, sino a quando l’imperatore sarà in vita e la sua dinastia si perpetuerà.
In queste pagine riecheggia anche qualcosa di kafkiano e il rimando che mi è venuto spontaneo fare è stato a "Un messaggio dell'Imperatore".
La narrazione si articola in una serie di racconti, tutti embricati tra loro e intessuti nel filo conduttore di questo impero galattico in cui tutti i sudditi che vivono sparsi in centinaia di migliaia di mondi sono accomunati da questa unica missione che è quella di fabbricare questi mirabili tappeti di capelli umani.
Tutto, qualsiasi evento e aspetto organizzativo della vita è finalizzato a questo scopo.
Il testo offre, ovviamente, una riflessione profonda su come il Potere si regga spesso spesso su di una mistica leggendaria che finisce con il formattare tutti gli aspetti dell'Etica, della Morale e del pensiero religioso e come tutti questi aspetti possano finire con l'auto-mantenersi anche quando il loro motore primo ha smesso di esistere.
Quando agli abitanti di questo o di quel pianeta viene comunicato che l'Impero non esiste più e che l'Imperatore non governa più le loro vite, così come è stato negli ultimi 250.000 anni, i suoi abitanti stentano a credere ad una simile notizia e vogliono continuare a condurre la loro vita come hanno sempre fatto, a loro memoria, cioè fabbricando tappeti di capelli umani, con il pensiero che periodicamente delle astronavi verranno a prendere i tappeti ultimati per portarli al centro dell'Impero, dove adorneranno il Palazzo dell'Imperatore.
Solo alla fine del romanzo avverrà il disvelamento del perché e del per come l'Impero abbia preso questa via.
Ed è anche un finale ingegnoso quello che attende il lettore: un finale che non ha alcun significato evolutivo, ma che rappresenta soltanto la conclusione di un apologo o di un grande affresco allegorico.
(Risguardo di copertina) Miliardi di tappeti di capelli: Da tempo immemorabile, in un mondo lontano, alcuni uomini tessono tappeti annodando i lunghi capelli delle figlie e delle consorti. Nel corso della vita ogni tessitore porta a termine un solo tappeto, e l'arte viene trasmessa in eredità dal padre al discendente maschio, fin dall'inizio della Storia. I tappeti, miliardi di tappeti, sono destinati all'imperatore divino, suprema autorità del cosmo, per adornare il suo palazzo. Ma qualcosa sta cambiando: giungono voci inquietanti, forse dei ribelli hanno osato sfidare l'imperatore. Il dubbio si insinua in una società arcaica e immobile, e una realtà nuova si appresta a lacerare costumi e tradizioni immutabili.
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L'Autore. Andreas Eschbach (Ulma, 15 settembre 1959) è uno scrittore tedesco, noto per la sua produzione fantascientifica.
Eschbach ha studiato ingegneria aerospaziale all'università di Stoccarda e in seguito ha lavorato come ingegnere del software.
Ha iniziato a scrivere dall'età di 11 anni. La sua prima pubblicazione professionale è stata il racconto breve Dolls, pubblicato nel 1991 dalla rivista tedesca di computer C't. Nel 1994 ha ricevuto la borsa di studio della Fondazione Arno Schmidt assegnata ai nuovi scrittori tedeschi di grande talento.
Tre dei suoi romanzi hanno vinto il Kurd-Laßwitz-Award, uno dei premi più prestigiosi nell'ambito della fantascienza tedesca. Ha ricevuto inoltre numerose volte il Science Fiction Club Deutschland, premio del fandom, tanto che nel 2000 ne è stato escluso per manifesta superiorità sui concorrenti.[senza fonte]
Alcune sue opere sono state tradotte in numerose lingue, inclusi inglese, francese, italiano, russo, turco e giapponese. Nel 2002 il suo romanzo Lo specchio di Dio è stato adattato per la televisione tedesca. Nel 2003 l'opera Eine Billion Dollar è stata adattata per la radio.
Vive nei pressi di Stoccarda ed è tuttora attivo come scrittore.
E' autore di una ventina di romanzi e di alcuni racconti, oltre che di opere destinate ad un pubblico giovanile. Dei romanzi soltanto pochi sono sinora tradotti in lingua italiana.
Lo si può sicuramente considerare uno dei maggiori - se non il più grande . scrittori di SF in lingua tedesca.
Miliardi di tappeti di capelli - Wikipedia
Miliardi di tappeti di capelli ( Die Haarteppichknüpfer) è un romanzo di fantascienza del 1995, romanzo d'esordio di Andreas Eschbach. Un prequel del romanzo pubblicato nel 2001, intitolato , è ...
https://it.wikipedia.org/wiki/Miliardi_di_tappeti_di_capelli
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