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17 novembre 2022 4 17 /11 /novembre /2022 10:43
Grazia Verasani, Come la pioggia sul cellophane, Feltrinelli

Nel breve romanzo di Grazia Verasani, Come la pioggia sul cellophane (Universale Economica Feltrinelli già edito da Marsilio, 2021) i lettori si troveranno di fronte alla sesta indagine di Giorgia Cantini, investigatrice privata e titolare d’una piccola e scalcagnata agenzia ereditata dal padre ex-maresciallo dei CC.
Per chi non dovesse conoscere questo personaggio letterario la trama di questo romanzo è un’ottima porta d’ingresso alle avventure investigative di Giorgia Cantini che è sempre tormentato, a partire dalla tragica scomparsa per suicidio della sorella Ada, evento che in qualche modo l’ha segnata per sempre.
Dotata di una mente acuta, Giorgia Cantini non è certo un individuo squadrato e tetragono, poiché si trova frequentemente a vivere amori sfortunati, mentre sbevazza e fuma sigarette a più non posso, ma ha anche la fortuna di avere attorno a sé amici affezionati e fidati che, in alcuni casi, possono esserle di conforto nei momenti di maggiore e più intenso tormento esistenziale.
Questa volta, nel pieno di una crisi affettivaq (è stata appena lasciata dal suo amoroso) riceve un mandato da Furio Salvadei, cantante di successo, anche lui in crisi profonda, per attivare un'indagine su una stalker che, da qualche tempo, lo perseguita e non gli dà pace.
Con molta fatica, ma anche favorita da alcune circostanze fortuite, la Giorgia Cantini si troverà di fronte a qualcosa di più complesso ed inaspettato che sfocia in un delitto di cui si dovrà venire a capo: in fondo, si tratta di una vicenda investigativa segnata da una specie di serendipità.
Sì, alla fine siamo di fronte ad un plot di stampo hitchcockiano (s'intravede in filigrana qualcosa di "La donna che visse due volte"), sullo sfondo affascinante di una Bologna piovosa malinconica e autunnale.
Posso dire di avere letto quasi tutte le opere di Grazia Verasani, che solitamente non mi hanno deluso.
Ed anche questo mi è piaciuto!

 


(Soglie del testo) Sotto le piogge persistenti dell'autunno alle porte, con la mente un po' annebbiata dai drink delle sue sere solitarie e dalla nostalgia di Bruni, Giorgia si perderà in un'indagine che è un continuo gioco di specchi e sovrapposizioni, e in una vita filtrata da schermi, computer, telefoni, tv, dove i sentimenti diventano mere proiezioni.

«La schiena di Adele Fossan, fasciata in una giacca nera stretta in vita, grondava di dignità offesa, come se restare dritta fosse una forma di riscatto imperiale; e anche se, coi suoi stivaletti dal tacco alto, pareva camminare sulle uova, sapeva perfettamente dov’era diretta.»
 

L'autore. Giorgia Cantini, investigatrice privata a capo di una piccola agenzia di periferia nella Chinatown di Bologna, è appena stata lasciata da Luca Bruni, dirigente della questura e capo della Omicidi, e sfoga la propria tristezza ubriacandosi nei bar e nei locali della città. È in questa fase non facile della sua vita che incappa in Furio Salvadei, un affascinante cantautore alla soglia dei cinquant'anni che sembra avere tutte le fortune – fama, ricchezza, talento –, ma che al momento è un musicista in piena crisi artistica ed esistenziale. Furio infatti abusa di alcol, è deluso dal mondo discografico, ed è sotto stress a causa di una donna, Adele, una fan insistente che gli dà il tormento seguendolo ovunque e pressandolo con telefonate e messaggi. Furio incarica Giorgia di pedinare la sua persecutrice e di provare a riportarla alla ragione prima che si trasformi in una stalker violenta. Il problema è che Adele dimostrerà di essere un vero e proprio enigma. Sotto le piogge persistenti dell'autunno alle porte, con la mente un po' annebbiata dai drink delle sue sere solitarie e dalla nostalgia di Bruni, Giorgia si perderà in un'indagine che è un continuo gioco di specchi e sovrapposizioni, e in una vita filtrata da schermi, computer, telefoni, tv, dove i sentimenti diventano mere proiezioni. Quella realtà fittizia che, come un involucro di cellofan, protegge dagli urti è la stessa che separa i personaggi di Grazia Verasani dal contatto nudo con le cose: sembrano tutti alla ricerca di una vertigine che li faccia sentire più vivi, ma che, inevitabilmente, non li dispensa dal rischio di precipitare.
 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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