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18 ottobre 2022 2 18 /10 /ottobre /2022 08:32

Un sogno del 17 ottobre 2021, trascritto solo su Facebook ed ora recuperato. Non ho assolutamente idea di cosa accadesse  in quel 17 ottobre del 2021. 

Con Gabriel in cucina gnam gnam (foto di Maurizio Crispi)

Dovevo partire per un lungo viaggio
ed ero nella cucina di casa
Mi muovevo  affannato 
per raccogliere le poche cose che mi servivano
Ero anche affamato, 
ma avevo cose più urgenti da fare
C'era mio padre
che, standosene seduto al tavolo della cucina,
mangiava voracemente dei piccoli buccellati
Poi si spazzolava con gusto anche dei croissant
con ripieno di marmellata
appena presi al panificio
Sembrava affamato,
come se non avesse potuto mangiare da lungo tempo,
Nei mesi subito dopo il suo ritorno dalla prigionia,
così mi raccontava la mamma,
mangiava a quattro palmenti
Aveva molto da recuperare,
poiché in quei due anni aveva perso molto peso,
ed era soprattutto goloso di cose dolci
Nel sogno, non mi parlava
Mangiava soltanto, 
con voracità,
e mi guardava ammiccante
Io ero contento
di averlo con me
Intanto, continuavo nei miei preparativi
Ma c'erano piccoli eventi
che ne intralciavano la fluidità e la schiettezza
Per esempio, mi ritrovavo con il pavimento 
cosparso di zucchero non raffinato
ed ero molto arrabbiato
Solitamente, quando parto per un viaggio
voglio lasciare la casa in ordine 
e così, considerando che il tempo a disposizione
non era molto
e che avrei dovuto impegnarmi a pulire,
chiedevo a mio figlio, il piccolino,
se fosse stato lui
(tipico, peraltro)
e lui mi diceva soltanto che aveva cercato di mangiare
il contenuto d'una bustina di zucchero,
di quelle che danno al bar
e che io solitamente, non usandole nel caffé,
porto a casa)
Una pietosa menzogna,
a meno che il responsabile del misfatto
non fosse stato qualcun altro,
perché di zucchero sparso
ce n'era almeno un chilo
Mi mettevo di buona lena
a pulire, non solo il pavimento ma anche i ripiani,
e ramazzavo, ramazzavo
sentendomi come l'apprendista stregone di Walt Disney,
nella scena in cui scope, scope e secchi d'acqua
si moltiplicano all'infinito
e si agitano impazziti e fuori controllo
Ammassavo lo zucchero,
ma assieme c'erano anche cumuli interi
di foglie secche, autunnali
A creare scompiglio
arrivava anche un grosso cane
di nome Black
che dopo aver ravanato tra le briciole sparse di zucchero
saltava e si accovacciava nel buttatoio, 
messo all'angolo della cucina,
arredo antico delle cucine di un tempo
e oggi, in nome del funzionalismo moderno, ormai desueto
(quello del nostro appartamento, ad esempio,  
venne rimosso a seguito di un rifacimento della cucina)
Quello del cane, un comportamento davvero strano ed insolito!
Alla fine, riuscivo a mettere tutto in ordine
e mi sentivo pronto a partire
Ma con mio grande dispiacere
mio padre mi diceva che non sarebbe venuto con me
Aveva altro da fare
Non riuscivo però ad afferrare i cani
- nel frattempo era arrivata anche la cagnetta Flash - 
e nel tentativo di metterli al guinzaglio, 
per evitare che mi seguissero,
la mia dipartita subiva ulteriori ritardi

(Dissolvenza)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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