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Sono qua da sempre
Ho visto crescere molti di questi alberi
Altri c’erano da prima
e sono dei vecchi ulivi rugosi
e il possento carrubo davanti alla casa
Alcuni degli alberi, oggi svettanti,
sono proprio figli miei
Quando li ho piantumati
erano dei virgulti
alti appena una trentina di centimetri
Il paesaggio s’è modificato
Attorno alla casa
c’è oggi una piccola foresta
Il carrubo secolare che s’è schiantato,
anni fa,
è risorto vigoroso dalla ceppaia
Io sto qui e l’energia degli alberi
si travasa in me, rinvigorendomi
Sono contento di ciò che ho fatto
ed anche fiero del duro lavoro quotidiano
Da solo, ma ogni tanto
può essere bello farlo in due,
condividere in un silenzio
che è anche comunicazione
In fondo, la contemplazione della bellezza
non ha senso se non viene condivisa
Il buio della sera mi avvolge
Soffia una brezza leggera
che reca sollievo
La falce di luna in cielo
ancora sottile
ha la gobba rivolta a ponente
Mi pare di sentire un vago brusio di cicale
E lo strano richiamo d’un uccello notturno
che mi è sconosciuto
E, al crepuscolo, ho visto i rondoni
Intrecciare gli ultimi voli
prima del riposo notturno
E' questo il ciclo eterno dei giorni e delle notti,
delle morti e delle rinascite