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21 aprile 2022 4 21 /04 /aprile /2022 11:42
In occasione di una passata edizione della mitica Pistoia-Abetone

Devo partecipare ad una maratona o ad un'ultra
Ho fatto un lungo viaggio per arrivare in questa città
Potrebbe essere New York o un'altra delle tante capitali
dove mi è già capitato di correre una maratona
Sono in preparativi, il giorno della gara
Probabilmente in un hotel
dove a me e ad altri
viene allestita una colazione abbondante
in vista della fatica che dovremo affrontare
Io sono in preda all'ansia,
e nei miei comportamenti decisamente inconcludente
Non riesco nemmeno ad allestire un piatto
con molte delle cose che compongono il ricco breakfast
che l'hotel ci mette a disposizione
Si sa che prima della partenza
i runner hanno di solito un appetito vorace
e devono ben rimpinzarsi,
soprattutto per arricchire il più possibile alcune riserve
Ma è anche noto che la maggior parte
del lavoro di immagazzinamento
è stato fatto prima,
se ci si è saputi alimentare bene
I runner tuttavia si illudono
che riempendosi bene la pancia
potranno avere un surplus di energie da spendere
nel momento cruciale
Io comunque questa colazione non riesco
proprio a portarla a termine
E intanto osservo con apprensione
che la sala si va svuotando dei runner
e che io sto per rimanere solo
Una navetta ci deve portare alla partenza
che è a molti chilometri di distanza
Che fare? Sono in apprensione ...
All'improvviso, mi ricordo che il giorno prima
non sono andato con tutti gli altri
a ritirare il numero di gara (il pettorale)
e che, dunque - senza -,
non potrò essere ammesso nei recinti di partenza
Che fare?
Ancora una volta, non so!
Tutto questo viaggio per niente
Sono arrabbiato con me stesso e con la mia sbadataggine
In altri tempi una simile cosa,
imperdonabile mancanza,
mai mi sarebbe sfuggito
Mi ricordo di una volta
quando un tizio che doveva partecipare
ad un'importante maratona,
era lì che piangeva come un vitello
ai piedi della scalinata d’un hotel
perché si era accorto
di non aver portato con sé
le scarpe da corsa
Ma quello, almeno, il pettorale ce l'aveva
e avrebbe potuto partecipare
pur correndo a piedi scalzi,
improvvisandosi gimnopodista
Io non ho il pettorale, gravissimo!
Mi sono arrugginito,
ho perso l'abitudine
Non sono più quello di un tempo,
sono un altro,
forse non amo più la corsa
Forse non voglio essere più fanatico del running,
un coatto che percorre in un anno migliaia di chilometri
Forse il non essere andato a ritirare il pettorale
è il mio modo di ribellarmi a tutto questo
Bisogna essere capaci di passare ad altro,
andare oltre
Non so
Vago sconsolato alla ricerca di una soluzione
che nessuno potrà mai aiutarmi a trovare

(Dissolvenza)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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