
Ha avuto luogo a Palermo, mercoledì 20 Febbraio 2019, il convegno (primo di tre in tutto il territorio nazionale) sul tema Azzardo: per una svolta istituzionale a tutela della persona e del bene comune, promosso dalla Consulta Nazionale Antiusura "Giovanni Paolo II", in collaborazione con la Fondazione Antiusura “Santi Mamiliano e Rosalia” di Palermo .
Il convegno si è svolto presso il Seminario Arcivescovile Diocesano (Via Incoronazione n° 7), con la partecipazione di una fitta audience e di un folto gruppo di giornalisti, dal momento che il convegno per l'interesse dei suoi contenuti è stato proposto come corso per i giornalisti dell'Ordine nel quadro delle attività di formazione professionale continuativa (per la quale ha rilasciato 5 crediti formativi). Un programma denso, quello del convegno, che ha illustrato efficacemente la situazione del Gioco d'Azzardo oggi in Italia, nelle sue derive individuali, familiari, sociali ed economiche e delle attività di usura che ne rappresentano l'inevitabile contraltare; e che nello stesso tempo ha suscitato negli interlocutori riflessioni sulla necessità di attivare delle misure efficaci di contrasto che, ovviamente, non solo passano dalla attivazione di misure di prevenzione, ma anche dalla necessità di trovare di trovare delle soluzioni politiche e legislative che consentano di modificare la disastrosa linea di tendenza, iniziata negli anni Novanta del secolo scorso con la totale deregulation delle attività di azzardo (prima confinate soltanto ai quattro Casino istituiti per Legge e alle periodiche Lotterie). Nel segnalare i numeri sull'entità del fenomeno, delle perdite che esso implica, ma anche dei guadagni che vanno a finire nella malavita organizzata (è noto da tempe che molte delle sale giochi/scommesse, sono controllate dal malaffare, con un giro di di incassi stratoferici che fanno dell'azzardo, globalmente, la terza risorsa economica del Paese), è stato diverse in diversi modi e dalla molteplicità di voci dei relatori che occorrono soprattutto degli interventi concertati ed istituzionali che consentano in tempi brevi di arrivare ad un inversione di rotta, mentre allo stato attuale anche le Associazioni che si occupano di gestire degli interventi (come ad esempio aiutare le vittime dell'usura e le loro famiglie) possono intervenire soltanto quando i danni sono stati fatti, quando le famiglie sono state distrutte o sono già sull'orlo del collasso e le imprese falliscono o passano di mano.
I lavori sono stati aperti alle ore 9,00 con la celebrazione eucaristica nel Duomo di Palermo, presieduta da S.E. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, (Concelebranti i sacerdoti presenti) e una sosta significativa di preghiera sulla tomba del Beato Pino Puglisi.
Alle ore 10,00, presso la Sala Convegni del Seminario Arcivescovile, sono intervenuti in apertura per i saluti S.E. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, la Dott.ssa Antonella De Miro, Prefetto di Palermo, il Prof. Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, la Dott.ssa Annapaola Porzio, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento iniziative antiracket e antiusura, il Dott. Salvatore Di Vitale, Presidente del Tribunale di Palermo.
La prima parte della Tavola Rotonda ha proposto una rassegna sulla presenza dell’azzardo nelle Regioni dell’Italia Meridionale e sono intervenuti il Dott. Vittorio Alfisi, Presidente Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia per la Sicilia; Padre Basilio Gavazzeni, Presidente Fondazione Lucana Mons. Cavalla per la Basilicata; il Dott. Francesco Marzano, Presidente Fondazione San Matteo Apostolo (Calabria); l’Avv. Amedeo SCaramella, Presidente Fondazione San Giuseppe Moscati (Campania); il Dott. Ruggero Ricco, Segretario Generale Consulta Nazionale Antiusura per la regione Puglia.
I dati forniti per le diverse regioni in esame sono stati tutti impressionanti per quanto riguarda sia il numero dei giocatori, sia l'entità delle somme investite e perse, sia infine sull'impegno medio procapite annuo del reddito nelle attività d'azzardo (dati tutti provenienti dalle statistiche fornite da fonti ufficiali e che coprono, ovviamente, le attività ufficiali e registrate.
Quella che si proseptta è un'autentica "epidemia" che incide fortemente sul reddito delle famiglie, sulle attività d'impresa sottraendo capitali a circuiti virtuosi e sul benessere psico-fisico dei cittadini, a fronte di attività di contrasto esigue anche sul piano legislativo e normativo regionale.
Si potrebbe fare molto di più e, invece, nella maggior parte delle Regioni prese in esame si assiste al proliferare delle sale scommesse per non parlare di quelle dove si può praticare il gioco on line e delle Tabaccherie e bar Tabacchi, abilitati alla vendita dei famigerati "gratta e vinci" e alla gestione delle slot machines.
Anche l'impegno di spesa, per quanto concerne le risorse messe a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale per il trattamento delle Ludopatie (collocabili nel quadro delle Dipendenze patologiche non farmacologiche, ma da comportamenti) è piccolo se messo al confronto con l'entità dei numeri, anche perchè quelle aziende sanitarie che hanno avviate delle attività specifiche nei confronti dei giocatori d'azzardo, possono intervenire soltanto nel caso in cui si sia instaurata una condizione di dipendenza patologica e che nei giocatori stessi abbia preso piede una percezione di malattia (cosa che in genere arriva tardimente, quando ormai grossi danni sono stati fatti). Viceversa, la perdita economica è secca se si considerano tutte le risorse che vengono inghiottite dalle attività di usura che proliferano attorno al gioco d'azzardo e che impoveriscono sino all'osso gli individui, le loro famiglie e lo stato.
Sono stati sollecitati da parte dei relatori di questa prima parte interventi significativi da parte dello Stato per ridurre la diffusione delle sale da gioco e per attivare significativiinterventi di prevenzione, considerando anche che negli ultimi anni è cresciuto il numero dei giovani che intraprendono il gambling.
Nella seconda parte del convegno hanno sviluppato le loro relazioni il Prof. Maurizio Fiasco, Sociologo, e Consulente della Consulta Nazionale Antiusura su “Azzardo: analisi dei dati e linee di una riforma a garanzia della persona, della società e dell’interesse pubblico” che ha fatto sinteticamente un quadro della situazione del gioco d'azzardo a partire dalla deregulation avvenuto a seguito di alcune leggi dello Stato a partire dall'inizio degli anni Novanta; la Dott.ssa Valeria Carella, Ricercatrice, su “Regolamentare non è proibizionismo: disamina politiche territoriali” che ha ha sottolineato come il gioco d'azzardo non si aa "legale", ma soltanto "legalizzato"; la Dott.ssa Giovanna Nozzetti, Giudice della Terza Sezione Civile Tribunale di Palermo, su “Azzardo e Costituzione. Discrimine tra compatibilità e antinomia”.
Le conclusioni sono state sviluppate dal Dott. Luigi Gaetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno e a Mons. Alberto D’Urso, Presidente della Consulta Nazionale Antiusura.
“L’azzardo è una delle principali cause di indebitamento delle famiglie italiane anche a usura, ha dichiarato Mons. Alberto D’Urso, Il suo consumo è ormai fuori controllo per stessa ammissione di alcuni esponenti delle istituzioni. Siamo difronte ad una deriva non solo economica, ma anche esistenziale. Ci sono persone che a causa dei debiti o per coprire le insolvenze da azzardo fanno gesti inconsulti a danno di se stessi, dei famigliari e dell’intera collettività. E’ un fenomeno tanto complesso che va contrastato sul piano della prevenzione, della legalità, della giustizia, dell’economia politica, della politica economica e della salute pubblica. Per questa ragione abbiamo deciso di invitare intorno ad unico tavolo esperti che si interfacciano con i fenomeni dell’azzardo e dell’usura. Dopo Palermo, seguiranno una Tavola Rotonda a Torino, il 9 aprile, per le Fondazioni dell’Italia settentrionale e una a Roma, il 10 aprile, per centro Italia”.
L’incontro è stato moderato dal Diac. Pino Grasso, Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi Palermo.
Consulta Nazionale Antiusura
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Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II Onlus - Lotta all'usura e antiusura
Consulta nazionale antiusura onlus è una associazione volontaria di fondazioni e associazioni antiusura (Regionali, Provinciali o Comunali) che si costituisce secondo esplicita motivazione cristiana
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