F. - Adesso quasi quasi vado a farmi uno shampoo
M. - A dire il vero, io i capelli non mi le lavo mai...
F. - Aiutoooo...
M. - Ma no! Cosa hai capito? Non sono uno sporcaccione!
F. - Ma veramente...! Lo shampoo bisogna pur farselo ogni tanto...
M. - Ma mi hai mai visto?
F. - [borbottio indistinto]
M. - Devi sapere che la mia testa è liscia come una palla da bigliardo... Mi rado ogni giorno...
F. - E dunque?
M. - Dunque c'è che se mi facessi lo shampoo ogni giorno o anche a giorni alterni sarebbe uno spreco inutile e darei un intollerabile contributo all'inquinamento dell'ambiente... Voglio essere ecofriendly, io!
F. - Non ci posso credere...
M. - Ma siccome tengo molto alla mis igiene personale, ogni tanto mi faccio una bella lavata di capo...
F. - Una lavata di capo? Ma cosa dici? Pensavo che a te le lavate di capo non le facesse nessuno!
M. - Ma cos'hai capito? Non intendevo in quel senso lì, piuttosto parlavo di una lavata del capo in senso letterale: con tanto di saponetta profumata...
F. - Ah, allora così andiamo un po' meglio! Potrei anche trovarmi a distanza ravvicinata da te, senza dover arricciare il naso...
M. - Ti dirò di più, ogni tanto utilizzo, sì, uno speciale shampoo in una formula messa a punto di recente...
F. - Noooo! E cos'é?
M. - E' uno shampoo che penetra a fondo dentro i follicoli pilifieri (quelli residui, almeno) e li pulisce a fondo, asportando anche le secrezioni sebacee: quindi, la mia testa è liscia, pulita e brillante, sempre.
Ti dirò anche che, un, tempo tenevo sulla nuca un ciuffo di capelli che facevo crescere per poterci fare, quando fossero cresciuti abbastanza, una treccina, ma non sono riuscito mai nel mio intento: non si allungavano mai per più di pochi centimetri. E per rappresentavano la "memoria del capello"... Tutti mi riconoscevano per via di questo sparuto codino, anche se non tutti conoscevano il mio nome... Insomma, era come un marchio di fabbrica...
F. - Bene, bene! E allora ti auguro una buona lavata di capo... A presto, caro!

Come Giano Bifronte, ma con la testa liscia come una palla da bigliardo (Foto relativo effetto grafico di Francesco Crispi)