
Quella che segue è una testimonianza relativa ad un fugace incontro da spiaggia, nell'atmosfera sovraeccitata del tratto di spiaggia libertina. Il narratore di turno racconta di una piccola avventura che ha la caratteristica di una fugace consumazione di sesso, senza che sia implicato nessun altro elemento relazionale che faccia da contorno. Il sesso del genere "usa e getta", con la catalizzazione facilitante della completa nudità, è di fatto l'unica modalità di relazione. Si deborderebbe da un codice comportamentale se si tentasse un approccio differente.
Ero sulla spiaggia nudista di Cap d’Agde nel corso della mia vacanza lì, quest’estate.
Vicino alla riva, dove si addensava una piccola folla nei pressi dei due rivenditori di bibite, panini e gelati.
Alle mie spalle il solito tourbillon di nudisti e di libertini, intenti chi in un bagno di sole chi invece in un bagno di sesso.
Davanti a me a metà ancora semi immersa in acqua una tizia bionda, sulla cinquantina, ma ancora fiorente indugiava pigramente dopo aver fatto il bagno, una sorta di Venere matura, un po' depassé, ma ancora piacente.
Attraverso occhiali da sole avvolgenti, mi sembrava che mi fissasse.
Siamo stati a lungo a guardarci: io in piedi sulla riva e lei in acqua, con le spalle un po' oscillanti per via della risacca.
Questo incrocio di sguardi è andato avanti a lungo.
Poi lei, a poco a poco, è riemersa, sicchè la distanza tra me e lei si è accorciata…
Ho potuto così vedere che la sua fica era ben depilata, com’è il caso - del resto - della maggior parte delle donne nudiste (libertine e non) di Cap d’Agde
Siccome si muoveva seguendo una traiettoria che intercettava la mia posizione, per poter procedere oltre me avrebbe dovuto scansarsi o sfiorarmi.
Io non mi sono mosso.
Quando la tipa è arrivata a portata di mano, le ho messo una mano sul seno florido e ancora sodo, strizzandolo lievemente, ma senza indugiare più di tanto, più che altro per saggiare la sua disponibilità.
Lei, per contro, mi ha preso il cazzo già semieretto in mano, stringendolo fugacemente, ma abbastanza da farlo pulsare più forte.
E ha proseguito verso la sua postazione.
L’ho tenuta d’occhio per non perderla nella fitta massa di corpi distesi al sole…
Si è sdraiata sul suo telo da mare… Sì, aveva anche un partner che si è allontanato poco dopo. Ma questo non è rilevante come fattore limitativo: a Cap d’Agde, purchè ci sia consenso, tutto è lecito.
Quindi, cogliendo il momento, mi sono avvicinato e, inginocchiandomi accanto a lei, mi sono chinato a succhiarle il capezzolo.
Lei si è riscossa con un brivido e ha alzato la testa sorpresa (ma nemmeno tanto): mi ha riconosciuto e, visto che c’eravamo già presentati in puro stile libertino, mi ha lasciato fare.
Dopo essermi trastullato ancora un poco con i suoi capezzoli, mi sono incuneato tra le sue cosce e ho cominciato a leccarle la fica che si è subito infradicita di umori e, con il vantaggio di questa ricca lubrificazione, ho preso a sditalinarla.
Sotto l’azione congiunta della lingua e del dito, non ci ha messo molto a venire una prima volta e poi ancora di nuovo, con lunghi brividi che le hanno squassato il corpo.
Poi, mi sono spostato mettendo il mio cazzo duro a favore della sua bocca.
Le ha cominciato a leccarlo e a succhiarlo, smenandolo con la mano al tempo stesso.
Con lunghi gemiti sono venuto su di lei.
Ci siamo ringraziati reciprocamente per questo piacere che si siamo dati, l’ho salutata e me ne sono andato alla ricerca di altre situazioni piccanti.
Tutto questo senza dire una parola e senza nemmeno condividere la conoscenza dei rispettivi nomi.
Più tardi, l’ho vista accanto ad un gruppo di scopatori che davano spettacolo, sempre distesa al suo posto.
Molti degli spettatori del teatrino erano accanto a lei: non ha esitato a prendere diversi cazzi in bocca in successione e a soddisfarli tutti. Questa volta il suo partner era seduto accanto a lei e stava ad osservare con evidente piacere la sua performance.
Questa è stata una di quelle esperienze di Cap d’Agde che mi sono rimaste impresse in mente e alle quali torno sovente con la memoria.
Cap d’Agde con questa illimitata licenza di fare sesso senza preamboli e convenevoli agisce sulla tua mente come una droga potente: dopo, è difficile dopo desiderare una forma più convenzionale di sessualità…
Ciò che veramente appassiona è questo sesso nudo e crudo, senza cerniera (cazzo e fica non sono occultati da alcun velo) e soprattutto senza coinvolgimenti successivi.
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