
Mio fratello Salvatore Crispi se ne é andato all'improvviso il 21 giugno del 2015, tre anni fa.
La sua dipartita è coincisa con il solstizio d'estate e con il giorno più lungo dell'anno.
Lui ci ha lasciato all'imbrunire di quel giorno da un momento all'altro, mentre era seduto nella sua carrozzina e con lui ci muovevamo per una breve passeggiata, dopo una pizza assieme (il cui ricordo resterà sempre nostalgicamente impresso nel mio cuore e nella mia memoria).
Ha lasciato un segno profondo negli affetti familiari, indelebile, ma anche un vuoto incolmabile: e ciò anche nell'ambito pubblico, nel mondo di quanti lottano quotidianamente per il riconoscimento e la tutela dei diritti dei disabili.
Il suo impegno costante, nell'ambito della Regione Sicilia, assieme al Coordinamento H per la tutela dei disabili della Regione Sicilia, di cui era il Coordinatore, assieme ai tanti che o in forma di Associazione o individualmente vi afferivano, gli è valso l'appellativo di "gigante dei diritti dei disabili" e, sino alla fine, malgrado la sua disabilità, egli si è adoperato per la causa, con dedizione, con abnegazione, generosità ed estrema pazienza.
A distanza di tre anni si continua a sentire acutamente la sua mancanza, poichè la sua funzione, sostenuta da un'intrinseca passione, ma anche da una grande capacità diplomatica e relazionale, è stata impareggiabile e rimane a tutt'oggi un modello ineguagliato. Gran parte della sua formula operativa era fondata sul fatto che egli non faceva nulla per il proprio interesse personale, ma profondeva il suo sforzo per la Causa comune, che nella sua vision includeva tutte le categorie dei disabili.
Questo scrive di lui, ricordandolo, Rosario Fiolo, compagno di tante lotte.
21 Giugno 2018 Terzo Anniversario della scomparsa di Salvatore Crispi, Presidente del Coordinamento H della Regione Siciliana.
Papa Francesco ha detto che bisogna avere la Memoria del passato, il Coraggio del presente e la Speranza del futuro: noi non possiamo dimenticare quello che ha fatto e il solco tracciato da Salvatore nella tutela dei diritti delle persone con disabilità.
Allo stesso tempo, ricordando quello che lui ci ha trasmesso, dobbiamo affrontare, con coraggio, la situazione di oggi che vede una poca presenza e una vacuità degli Organismi competenti, preposti alla risoluzione dei bisogni dei cittadini, che spesso intervengono con atti parziali, se non inadeguati.
E dobbiamo non perdere la speranza che si possa realizzare quell'ideale di Salvatore di uguaglianza di forza di amore per il bene comune.
Non possiamo che continuare a ringraziare Salvatore e a procedere nel cammino difficile, ma che non possiamo non fare, per arrivare all'affermazione di quelle idee di solidarietà equità condivisione che devono essere alla base della società.
scrivi un commento …