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18 luglio 2013 4 18 /07 /luglio /2013 17:38

Una visita all'Hackney City Farm: un luogo per il diletto di adulti e bambini(Maurizio Crispi) In un giorno caldissimo di metà luglio ci siamo avventurati in una passeggiata sino alla Hackney City Farm
Malgrado il caldo, abbiamo fatto tutta la strada a piedi, ben più di mezzora per andare e, forse, ancora di più per tornare.
Alla fine, io boccheggiante, Maureen pimpante e vispa.

Abbiamo consumato un lunch frugale nella cafeteria "Frizzante", con un interno rustico ed ombroso (stile Old West), dopodichè - rinfrancati - abbiamo fatto il giro dell'Hackney Farm.
Presenti all'appello tutti gli animali da cortile con il corteo degli odori - per non dire delle puzze, ma accettabili perchè "bio ... ahahah - tipici di qualsiasi fattoria rurale, ma anche gli asinelli, i maiali e le pecore... e i gatti, la cui presenza era annunciata da molteplici cartelli (in cui erano presentati pure come "animali da lavoro della fattoria", da non disturbare quindi), ma che sono rimasti invisibili per tutto il tempo, forse perchè si erano rintanati in qualche luogo fresco e recondito. Ma quasi tutti gli animali sembravano inerti e stralunati per via deò gran caldo, insolito per i climi britannici.
Poi, siamo entrati in un bel giardino, con tante specie da fiori e alberi da frutta, oltre che una grande varietà di piante da ortaggi stagionali.
La conduzione della City Farm funziona così: ci sono tanti volontari che ci lavorano e che si occupano degli animali e dell'orto. La loro ricompensa consiste nel potersi portare a casa alcuni dei prodotti dell'orto.
Le uova (unico prodotto degli animali che non vengono mai sacrificati per fini commerciali, ma vengono lasciati a vivere la loro vita naturale), vengono vendute.
Inoltre, l'amministrazione della Hackney City Farm è in collegamento con alcune aziende che producono ortaggi con modalità rigorosamente bio che, dietro preventiva ordinazione si possono acquistare.
Una visita all'Hackney City Farm: un luogo per il diletto di adulti e bambiniSi tratta di un luogo prevalentemente per bambini e scolaresche, quindi dotato di una serie di cartelloni "didascalici" ed esplicativi.
L'Hackney City Farm, al visitatore appare come una piccola oasi naturalistica e bucolica nel cuore della Londra metropolitana.
Anche durante la nostra piccola gita erano presenti tantissimi bambini, bambini accopagnati da singoli genitori, mamme, papà, oppure interi gruppi in visita guidata (forse scolaresche).

 

Questa la definizione del progetto alla base della Hackney City Farm (dal sito ufficiale): Educational project for children and local community to experience farming. History, volunteering, supporters, animals: "For over 20 years, Hackney City Farm has been giving the local community the opportunity to experience farming right in the heart of the city".

(Da Wikipedia) Hackney City Farm is a city farm in Haggerston the London Borough of Hackney. It is situated on Hackney Road at the junction of Goldsmith's Row.
It was established in 1984 as a community resource and to give the people, particularly young people, of the borough experience of animals. The farm is home to poultry, sheep, pigs and a donkey. The Farm also runs workshops in crafts and music, runs events and operates a café, Frizzante, which recently won a Time Out award for best family restaurant. Animals can be adopted at the farm, and free range eggs are for sale at £1.20 for 6.
The farm is a registered charity and a company limited by guarantee.
In 2008, a bike shop opened in the Farm. Bike Yard East sells cycle products and does repairs.

Ma, a questo punto e con simili suggestioni, non si può non rievocare la vecchia canzone "Nella vecchia fattoria" che fu persino originariamente dal mitico "Quartetto Cetra".

 

 


 

 

 


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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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