Sabato (il 24 gennaio) per pranzo ho cucinato una specie di pasta al forno di mia libera interpretazione, traendo ispirazione da un fascicolo di ricette "biologiche" (organic), distribuito alla Nursery che frequenta il nostro Gabriel, per insegnare ai genitori come cucinare del "buon" ("healthy") cibo ai propri pargoli (titolo dell'opuscolo: "Taster Recipes. Easy ideas for tasty, healthier meals").
Il nome della ricetta che ho deciso di sperimentare è "Pasta Ratatouille Bake".
Prima ho preparato una ratatouille con quello che avevamo in casa (cipolle, un po' d'aglio, patate, carote, pomodori, broccoli - non molti -, un abbondate manciata di piselli e, per aggiungere una punta di sapore in più, qualche foglia di basilico), senza potere eseguire alla lettera le istruzioni per mancanza di alcuni ingredienti.
Poi, ho mescolato le verdure assieme alla pasta che avevo cotto prima, speziando.
Ho messo il tutto in casseruola, rivestendo di formaggio a scaglie e ho cotto in fornoper circa 30 minuti.
Ottimo risultato, senz'ombra di modestia.
Piacevole al palato, ma anche -per i suoi colori - una gioia per gli occhi.
Ma - a parte l'autoglorificazione sempre sospetta - Maureen ha "confermato", non solo a parole (anche le parole non sempre corrispondono all'effettivo giudizio su ciò che si propina da mangiare al nostro prossimo), ma servendosi con decisione un'altra porzione.
Ho notato con sempre maggiore frequenza che in molti film - come anche in molti romanzi - i personaggi non mangiano mai. Gli atti correlati all'ingestione del cibo, come anche della sua preparazione sono quasi sempre trascurati dall'autore, perché ritenuti irrilevanti, salvo - ovviamente - le debite eccezioni, come è nel caso di Pepe Carvalho, l'abile - ed esistenziale - detective invetanto da Manuel Vàzquez Montalban che è anche un raffinato e sperimentale cuoco.
Con questo piccolo contributo voglio ribadire che la mia pagina web vuole assegnare al cibo e al rito del mangiare (meglio se in compagnia) il giusto ruolo e non vuole considerare entrambi gli argomenti soltanto una volgare e prosaica necessità.