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24 giugno 2012 7 24 /06 /giugno /2012 06:03

Veduta di PerinaldoDi quando in quando torno volentieri a Perinaldo, per l'esattezza da quando conobbi questo piccolissimo nell'entroterra ligure nel lontano 2002 o 2003, grazie al mio amico Franco Ranciaffi di Sanremo che qui organizzava una gara trail (molto bella) di 30 miglia, la Devil's Trail 30 miles.

Ci sono venuto tre volte per la gara e, successivamente, ogni volta che sono passato da quelle parti ho amato farvi una sosta e il pernottamento (sempre nello stesso albergo: lo ammetto, sono un abitudinario, ma del resto sino al tempo della mia ultima visita non ve n'erano altri), per vivere l'atmosfera che vi si respira.

Su Perinaldo, paesino sperduto sulla cresta d'un colle in fondo alla Valle Crosia, si potrebbero dire tante cose.

Per esempio, che è un borgo di origini antiche, costruito in una posizione tale che fosse sempre al riparo dalle alluvioni e dalle piene: cosa non faceva, nei tempi antichi, la capacità di osservazione dei nostri antenati, ma anche la piena disponibilità dello spazio geografico, quando era prefeibile un posto disagiato, ma sicuro, rispetto ad un altro che offrisse maggiore agi, ma dove la sicurezza dai cataclismi naturali - almeno quelli prevedibili - fosse certa!

Oppure si potrebbe dire che diede i nataili ai Cassini di cui uno - Giovanni Domenico Cassini, lo scopritore di quattro satelliti di Giove - venne invitato per l'importanza delle sue scoperte a risiedere come astronomo di corte nientemeno che alla Corte dei Re di Francia.

O ancora che, ospitò - di passaggio da uno dei suoi viaggi in Italia - Napoleone Bonaparte.

Queste ed altre cose si potrebbero dire di Perinaldo, che è tutto da visitare e da camminarci in lungo e in largo, leggendo lapidi ed iscrizioni che raccontano le sue memorie nei personaggi e nei fatti memorabili, ma è soprattutto nell'atmosfera che vi si respira che si possono osservare i suoi pregi.

 

Una statua commemorativa per Giovanni Domenico Cassini a PerinaldoNel silenzio, per esempio, un silenzio quasi totale, benchè la parte più moderna del borgo sia percorsa da una strada asfaltata: ma ci sono solo le auto dei residenti (e loro l'auto la usano ben poco, solo se devono scendere nel fondovalle o andare al lavoro nei boschi circostanti) e quella di qualche rado turista. Perinaldo non si trova su di una grande strada di transito e bisogna venirci apposta. Il silenzio rotto soltanto dalla musicalità dei richiami canori degli uccelli e da qualche raglio d'asino più lontano.

Nel profumo dell'aria, soprattutto alle soglie dell'estate, quando si coglie forte ed intenso, sontuoso e quasi stordente, il profumo dei tigli.

Nei colori. Nel verde intenso dei tigli, e in quello argenteo degli ulivi, nella opulenza dei viticci e delle foglie di vite, nella bellezza dei ciliegi carichi di frutti che,  svettando dagli orti recintati di mura delle case più antiche, trasmettono una snsazione di gioia e opulenza, per quantro frugale.

Nel fatto che ci siano voci in conversazione che rimbalzano da una casa all'altra, soprattutto là dove i vicoli si fanno più stretti, assicurando ai viandanti un'ombra quasi perennne, protezione dal gelo d'inverno e dal caldo, d'estate.  E sono voci provenienti da corpi che rimangono per lo più invisibili: eppure ci sono e raccontano storie di convivenza e convivialità urbana che noi - abitanti delle metropoli fumose e cacofoniche - abbiamo dimenticato. Le voci possono essere sentite soltanto se risuonano nel silenzio 

Nel fatto, altrettanto commovente, di poter vedere le signore che escono di casa senza un motivo particolare e vanno a sedersi sulle panchine che sono un arredo onnipresente delle viuzze e degli slarghi e vi si siedono in conversazioni, allietate dalla fresca ombra degli alberi fronzuti che fanno da bordura alle vie principali.

E si può osservare nella presenza di fontanelle chioccolanti e nei bevai a cui arrivano fiotti di acqua gelida che sembrano intonare dei monologhi per proprio conto e che uno può interpretare a modo proprio, se vuole...

Nel vedere tanta gente che si raccoglie, alla mattina presto e poi all'imbrunire, quietamente nei pochi bar a conversare, lanciando ogni tanto, piccole perle di saggezza popolare: "I soldi sono fatti così: più li conti e meno ne hai. Anche se li conti cento volte, non aumentano, anzi diventano sempre di meno"- come sentii dichiarare un vecchietto sdentato e biascicante.

Si osserva anche nel fatto che un paesello così piccolo che raduna solo poche centinaia di anime, sia governato da un'Amministrazione comunale che si preoccupa del benessere e della sicurezza dei suoi cittadini (evidente, per esempio, nella puntuale informazione sulla prevenzione del rischio incendi boschivi) oppure che si presta a cause di solidarietà sociale, come nella dichiarazione di disponibilità ad ospitare - con il coinvolgimento dei cittadini - nei mesi estivi dei bambini provenienti dalle zone terremotate (in occasione del recente terremoto che ha scolnvolto il territorio dell'Emilia).

E infine nella presenza di una piccola coraggiosa farmacista, che gestisce una Farmacia altrettanto piccola ma essenziale per il benessere degli abitanti di Perinaldo e che ha scelto di lavorare qui, perchè Perinaldo é il posto che le piace, un luogo che trova esattamente fatto a misura per se stessa e per le proprie esigenze. E lo preferisce di gran lunga a location dove il lavoro da farmacista magari potrebbe essere un po' più remunerativo. Sicché resiste, sfidando incertezze e avversità.

 

 

 Dal sito ufficiale del Comune di Perinaldo. Perinaldo (in provincia di Imperia) è posta su uno splendido crinale, a 572 m sopra il livello del mare e si affaccia sopra un anfiteatro naturale coperto da argentei e secolari uliveti che, intercalati da fasce di ginestre, mimose e vigneti, accompagnano lo sguardo giù sino al mare. La vista di cui si gode affacciandosi qui come da un balcone si estende dai più lontani profili dei monti Bignone, Ceppo, Toraggio, Pietravecchia e Grai fino al mare.

Perinaldo offre uno dei centri storici più suggestivi e meglio conservati dell'entroterra ponentino, un'eccellente stazione climatica di villeggiatura, una natura pressoché incontaminata, ricca di essenze e profumi mediterranei, una gastronomia tipica con gusti ancora barocchi ed una varietà faunistica veramente eccezionale.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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