L'aria arroventata
è pesante
Niente corsa: troppo caldo
La piscina comunale
desolatamente chiusa
Non vado al mare
L'idea della folla e del baccano sguaiato,
dei rumori e dell'aria ammorbata di fumi di scarico
m'inquieta
Non sono mai pronto per questo
Pedalo lungo strade vuote
Il sudore intride la T-shirt
lo sento scivolare a gocce sotto le ascelle
Mi fermo in un bar in smobilitazione
a sorseggiare lento un caffé
Leggo un libro di facile lettura
Ma poi il cameriere si avvicina
e mi dice brusco: "E' tempo di sloggiare, oggi si chiude in anticipo"
Non faccio in tempo ad alzarmi e già leva via sedie e tavolo
Congelo i miei pensieri
Guardo al passato remoto,
quando tutto era possibile,
quando il tempo era ancora giovane
Poi, riprendo ad andare
sulla mia bici,
affannandomi qua e là
come un criceto nella sua ruota
I pedali sono pesanti
Anche se è vuota
la strada mi seduce
con le sue promesse indistinte
E, poi, sono di nuovo al riparo
della mia conchiglia
a leggere di vite fantastiche
che non sono la mia
I libri sono i migliori amici.
ma anche formidabili prigioni
Palermo, il 14 agosto 2012
Foto di Maurizio Crispi