In piedi,
davanti alle Trombe dell'Angelo
di avorio bianco-pendenti
pronte a suonare
migliaia e migliaia di squilli
tutti assieme
come quando, in un tempo antico,
con il suono delle angeliche trombe
crollarono le mura di Gerico
Visceralmente sommosso
da cotali rimembranze,
voglioso di unirmi a quel coro epico,
così immaginato,
con modestia,
posso solo dar fiato
alla mia tromba,
il cui squillo salendo dai bassifondi,
più che discendere dalla volta del cielo,
non farà crollare possenti muraglie
e torri vetuste,
capace solo di avvizzir le foglie
per venefici miasmi
e di far arricciare nari
Si fa quel che si può
Ognuno é, a modo suo, Eroe
Barbariccia docet
(scritto a Madrid, il 2 ottobre 2010)
Quella fu una data importante, perché appena tornato in Italia, creai su FB la pagina "Ultramaratone, maratone e dintorni".
Evidentemente ebbi ispirazione dal suono delle Trombe dell'Angelo...