Ho trovato una Palermo, tra fine dicembre 2014 e l'inizio del nuovo anno, invasa da cartelli pubblicitari che pubblicizzano la "Pata-Gò", ovvero la "Patata da Passeggio".
Nell'affiche si vede uno stecco attorno al quale sono avvolti dei filamenti dorati.
"Andiamo a curiosare!" - mi sono detto.
Niente di più facile, visto che il locale dove la patata da passeggio viene elaborata si trova a due passi da casa mia!
Si tratta del ristorantino (e "Take Away") E' Cotta che propone una serie di pietanze vegetariane e vegane, alla cui guida è la signora Rossella Levantino.
Il locale, a cui auguro ogni ogni fortuna, si trova in una location che non ha mai riscosso grande successo. E' indubitabile che sia così: alcuni luoghi, anche se - ad un'analisi razionale - non vi è nulla di sbagliato di loro, sono infelici e poco "fortunati" e ciò si nota nel fatto che gli esercizi commerciali vi si succeddono, cambiando tipologia e gestione di frequente, inesorabilmente ogni pochi anni. E, probabilmente, direbbe Foucault ciò dipende dalla loro natura di "non luoghi" che, malgrado gli sforzi profusi, non arrvano mai a diventare "luoghi" vissuti e vivibili appieno.
Questa location, situata all'angolo tra Via Principe di Paternò e il tratto della via di scorrimento e di traffico intenso che si chiamava via Piemonte e che oggi ha cambiato denominazione (ma per me indigeno del uogo rimane sempre "Via Piemonte"), ha visto succedersi bar, gelaterie, rivendite di moto e di mobili e penultimo arrivato, sino a due anni fa il locale "Cosmopolitan" frequentamente per un breve periodo intensamente e poi andato incontro ad un veloce declino.
Ora, abbiamo "E' Cotta" a cui auguriamo lunga vita.
E forse proprio per vivacizzare una clientela che tende ad essere un po' torpida è arrivata l'invenzione della "Pata-Gò", originale e - a quanto sembra - anche "brevettata".
Ma vediamo cos'è la "Patata da Passeggio".
Si tratta di uno stecco che regge ad una estremità un cuore di patata cotta a vapore che è è avvolto da una "chioma di tagliatelle di patate, la cui cottura viene realizzata mediante l'immersione dello stecco già predispost in olio bollente.
E, in effetti, la Pata-Gò la si può mangiare passeggiando, arricchendone il gusto particolare, dato dalla combinazione tra la parte morbida all'interno e il croccante delle tagliatelle di patate con salsa barbecue, ketchup, oppure maionese.
Il risultato al palato è gradevole, indubbiamente. Qualche problema deriva dalla compatezza del tutto, perchè dopo i primi morsi, il tutto tende a sfaldarsi e occorre utilizzare le mani per evitare di perdere pezzi preziosi.
Il costo è di €2.50 a pezzo, secondo alcuni che hanno già fatto delle loro recensioni eccessivo - ed anche secondo me.
Tra le molte recensioni, questa riguarda la "Pata Go": ma si tratta - a mio avviso - di una recensione eccessivamente severa.
Eccola, comunque.
Non conosco il locale sotto la forma della cucina che presentano, mi limiterò solo a delle semplici considerazioni in relazione al nuovo prodotto che stanno pubblicizzando per le vie di Palermo. Mi riferisco alla pubblicità della patata da passeggio, credi si chiami patagò,dico credo perché nemmeno sul loro sito ne fanno mansione. Mi attrae la pubblicità e visto che era ora dello spuntino, mi reco nella via menzionata per gustare questa novità,prima di tutto la via su Google map non esiste perché recentemente cambiata dal comune, mi aspettavo la gente dietro la porta a fare la fila ma evidentemente il locale è troppo anonimo per attrarre quelle poche persone che hanno la fortuna di trovare il locale, nemmeno un cartello esterno che possa identificare il prodotto pubblicizzato. Per quanto riguarda la parata non è altro che una semplice patata con avvolto dei filamenti di patata stessa messa in uno stecchino e fritta. La "patagò" si presenta croccante all'esterno ma fredda all'interno.... Insomma niente di eccezionale, se consideriamo pure che 2,5 euro per una patata fritta mi sembrano eccessive, adesso capisco perché il locale era vuoto e desolato....