Ho letto di recente La Favola dei Due Corvi Bianchi (Sellerio, 2012), un libricino della canadese Maragaret Doody, appartenente alla fortunata serie in cui Aristotele investiga su casi "polizieschi" ambientati nell'Atene di Licurgo.
In questo romanzo (uno dei più snelli partoriti dalla fantasia e dalla cultura filosofica classica della Doody) l'investigazione di Aristotele svela una deriva di corruzione e di appropriazioni indebite nell'Atene del suo tempo. E' una trama esemplare - anzi, una doppia trama - in cui convergono per opera di due differenti personaggi lo spregio della Cosa pubblica (il governo della Polis) con la tendenza ad evadere le regole e ad ingannare per trarre un beneficio personale e l'avidità/avarizia del singolo (interpretate come due facce odiose di una stessa medaglia). Ciò offre all'autrice la possibilità di fare un rimando alla concezione politica di Aristotele: e, così, il lettore viene invitato a fare una riflessione sul senso della moralità (e sull'importanza della rettitudine morale dei governanti, di qualsiasi idea politica essi siano) della politica, in cui tutto dovrebbe convergere verso il benessere della Polis e del consesso dei cittadini e non ad altro, con l'obiettivo primario attraverso un governo retto e buono, del mantenimento del benessere dei cittadini e del rispetto e della ricerca del bello nelle arti e nelle manifestazioni figurative.
Un tema dunque attualissimo quello sviluppato dalla Doody in questo apologo poliziesco, specie per noi Italiani alle prese con l'incapacità dei nostri governanti di affrontare con coraggio e decisione la "questione morale": e tutti noi (stando dalla parte dei cittadini) sappiamo che se tale questione non la si affronta, non si va da nessuna parte.
Per ogni Fiorito incarcerato, ci sono decine di altri "politicanti", ma in realtà profittartori senza nessun ritegno e senza nessuno scrupolo morale, che rimangono indisturbati ad agire nell'ombra...
(Dal risguardo di copertina) Aristotele e il suo fido discepolo Stefanos si trovano nell'isola di Idra impegnati in due casi diversi: il complotto ai danni di Caronide, cittadino ateniese, e il traffico illecito di grano. Ma le due indagini finiscono per incrociarsi e saldarsi, fino al ritorno ad Atene e allo scioglimento dell’enigma.

Nota bio-bibliografica sull'autrice. Margaret Anne Doody, canadese, è professore di letteratura comparata. I romanzi con Aristotele detective, sono diventati caso letterario anche per l’esattezza dell’ambientazione storica: Aristotele detective (del 1978 e pubblicato da questa casa editrice nel 1999), Aristotele e il giavellotto fatale (2000), Aristotele e la giustizia poetica (2001) (ora raccolti nel volume del 2010, Aristotele detective. I primi casi), Aristotele e il mistero della vita (2002), Aristotele e l’anello di bronzo (2003), Aristotele e i veleni di Atene (2004), Aristotele e i Misteri di Eleusi (2006), Aristotele e i delitti d’Egitto (2010), Aristotele e la favola dei due corvi bianchi (2012).
Il romanzo Gli alchimisti e il saggio La vera storia del romanzo sono stati pubblicati nel 2002 e nel 2009.