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17 agosto 2013 6 17 /08 /agosto /2013 19:08

Lo scaffale infinito. Un libro per celebrare i libri e gli uomini che, attraverso i secoli, sono stati "Fondare biblioteche - diceva Marguerite Yourcenar - è ancora un po' come costruire granai pubblici: ammassare riserve contro l'inverno dello spirito".
Da sempre, ogni biblioteca è un baluardo alla decadenza, un simbolo concreto con cui opporsi alla volgarità del presente. "Lo scaffale infinito. Storie di uomini pazzi per i libri" di Andrea Kerbaker (Ponte alle Grazie, 2013) è un racconto che si snoda su un arco di oltre sei secoli, tra collezionisti, volumi e biblioteche di tutto il mondo. È un viaggio che annulla i confini di tempo e spazio: dall'umanesimo toscano al mondo globalizzato del terzo millennio, attraverso l'Europa rinascimentale e la Russia degli zar, gli Stati Uniti dell'esplosiva crescita economica di fine Ottocento e la sciagurata parentesi nazista. Incontriamo figure immense della storia letteraria, come Francesco Petrarca, con la sua straordinaria collezione di manoscritti e l'amore smisurato per Virgilio; personaggi più oscuri ma non meno importanti, come Hernando Colon, figlio illegittimo di Cristoforo Colombo, e Monaldo Leopardi, padre non amato di Giacomo; potenti cardinali come Federigo Borromeo e Mazarino, industriali dalle ricchezze favolose e attori squattrinati, come i primi stampatori di Shakespeare, inconsapevoli dell'eredità che avrebbero lasciato al mondo. A chiudere il cerchio, vero e proprio nume tutelare dell'amore per i libri, Umberto Eco, emblema di eclettismo ed esempio concreto dell'utopica "biblioteca universale" o "di Babele" (cioè infinita) di cui favoleggiava Borges
(dal risguardo di copertina).



(Fonte: formiche. Analisi commenti scenari) Lo scaffale infinito. Un libro che celebra i libri (24.05.2013, di Francesca Scaringella)
Lo scaffale infinito. Un libro per celebrare i libri e gli uomini che, attraverso i secoli, sono stati Già dalla copertina la passione per il libro e in particolare per i libri antichi è un’impressione evidente. Lo scaffale infinito. Storie di uomini pazzi per i libri è infatti il volume scritto da Andrea Kerbaker per celebrare il valore non solo di questo oggetto, il libro, ma delle persone che hanno dedicato la loro vita ad esso e alla fondazione di biblioteche.Il testo è un viaggio nei libri e nella passione di chi li colleziona, oltre che nei luoghi che li ospitano. Non a caso si menziona la scrittrice Marguerite Yourcenar che sosteneva che fondare biblioteche equivale ad “ammassare riserve per l’inverno dello spirito”. Ed è questa la funzione del luogo dove custodire i libri, estraniarsi da tutto ciò che conduce l’uomo a una misera esistenza, per elevarlo dalla mediocrità e dal degrado.L’autore, pubblicato da Ponte alle Grazie, ha deciso di dare vita al suo viaggio fra i personaggi che nei secoli si sono dedicati alla raccolta di libri durante proprio una vacanza nella Terra del Fuoco.Come spiega nell’introduzione al volume, è nell’adolescenza che si segna un po’ il nostro cammino. Ed è durante il capodanno dello scorso anno che Kerbaker decide di ripercorrere “le pulsioni che si agitavano” nella sua mente in quell’età. E tra la Patagonia, Chatwin e la sua passione per i libri, ecco che nasce Lo scaffale infinito.Il personale percorso dell’autore inizia con Francesco Petrarca, narrando di Madame de Pompadour, Caterina II di Russia, Jorge Luis Borges e Umberto Eco, solo citandone alcuni. Venti capitoli di storia e curiosità. Arricchiti da un’ampia bibliografia divisa per argomenti.E nell’attraversare secoli ed epoche che hanno segnato il destino delle biblioteche nel mondo, non possono mancare anche aneddoti di Kerbaker stesso. Significativo il ricordo di un libraio di sua fiducia che scoprì solo dopo la morte improvvisa di un affezionato cliente che la moglie di quest’ultimo era ignara della grande passione del marito, perché tutti i suoi libri li custodiva in ufficio e non in casa, forse per il timore della consorte.E per parafrasare Borges che sosteneva che il Paradiso, secondo il suo modo di immaginarlo, assomigliasse a una biblioteca, una casa priva di libri, per tutti gli appassionati di lettura, potrebbe dirsi più vicina all’Inferno che non al Purgatorio.Andrea Kerbaker, Lo scaffale infinito. Storie di uomini pazzi per i libri Ponte alle Grazie, 2013, pp. 260 euro 16,80

http://www.formiche.net/2013/05/24/lo-scaffale-infinito/#.UglmTRSeZHA.facebook

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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