(Maurizio Crispi) James Ellroy è considerato il maestro del neo-noir americano degni anni Novanta. Ha scritto dei romanzi di grande respiro tutti ambientati a Los Angeles: tra questi la famosa "Tetralogia di Los Angeles", con ambientazione a Los Angeles al tempo del Maccarthismo, di cui i primi due L.A. Confidential e The Black Dahlia, sono stati entrambi ridotti per lo schermo (con un certo successo).
In questi romanzi, come nella serie successiva, ambientata invece negli anni Novanta - ma sempre a Los Angeles - e alla trilogia Underworld USA centrata sugli intrighi sotterranei al tempo dell'uccisione di J. F. Kennedy, Ellroy prospetta un mondo cupo e crepuscolare, in cui le differenze tra i corrotti,i corruttori, e quelli apparentemente "puri" si annullanno, in cui il mondo della Giustizia e della Legge e inquinato dal crimine e dalla corruzione, in cui ognuno - anche l'individuo apparentemente più illibato - ha almeno uno scheletro nell'armadio ed è, per questo motivo, ricattabile.
Il mondo di Ellroy è feroce e non offre remissioni o riscatti possibili: tutto é collegato alle sue personali ossessioni (la madre fu uccisa in circostanze misteriose, quando aveva meno di 10 anni, e l'assassino non venne mai identificato, mentre - successivamente - da giovane uomo visse allo sbando, quasi da barbone, arrvando all'ultimo stadio dell'alcoolismo e, tirandosene fuori, per avviare la carriera di scrittore, nella quale riversò con facilità e fluidità tutto ciò che aveva vissuto, visto, sperimentato sulla sua propria pelle, a partire da quell'omicidio rimasto irrisolto.E tutto questo è narrato nel suo libro autobiografico "I miei luoghi oscuri" la cui lettura ci fa meglio comprendere il personaggio, ma anche le sue tematiche.
In una posizione eminente nelle sue tematiche vi è appunto la perfidia e la malvagita della natura umana e la dominanza del dogma che nessuno - per quanto la "facciata" sia buona - è un puro. Siamo tutti contaminati, in misura diversa, dal Male.
In "Ricatto" (Einaudi, 2013) è Fred Otash, figura paradgimatica dei suoi primi romanzi losangelini, che ci parla vent'anni dopo dalla sua morte da un "Purgatorio" dove è stato relegato a scontare i suoi peccati e ci parla perchè, dal luogo dove si trova, ha accettato un'intervista da parte di James Ellroy, utiliristicamente sperando forse in uno sconto di pena o in un premio in denaro.
Fred Otash, poliziotto corrotto e poi investigatore privato, grande scopatore di attrici e attricette, ricattatore, artefice del grande successo di vendite della rivista scandalistica Confidential era già comparso nel sottofondo di L.A. Confindential e degli altri romanzi della tetralogia dedicata alla Los Angeles degli anni Cinquanta.
E di quella città e di Holywood, mecca del cinema e della corruzione, Fred Otash fu appunto il mestatore alla ricerca delle personali perversioni di ciascuno dei più o meno grandi attori e personaggi che la frequentavano o che vi arrivavano per farvi carriera, cercando di cavare ogni volta il suo personale guadagno, il suo vantaggio o il suo piacere, soddisfancendo anche il suo gusto per la perversione.
In questo breve scritto che si legge rapidamente (alcune ore bastano) c'è un po' - in sintesi - l'intera storia di Fred Otash che, ovviamente, adesso si trova in una sorta di purgatorio dantesco dove dovrà subire per contrappasso tutto ciò che gli altri hanno patito a causa sua.
(Dalla presentazione sul sito web della casa editrice Einaudi) Nessuno ha raccontato Los Angeles come James Ellroy. E nessuno ha conosciuto i segreti di Los Angeles, della sua gente, come Fred Otash. Poliziotto corrotto, investigatore privato, collaboratore della rivista scandalistica «Confidential», di cui fece la fortuna, negli anni Cinquanta.
Fred Otash, detto Freddy, era «lo scellerato che teneva in pugno Hollywood». Quello che aveva spiato nell’intimità di Liz Taylor, Ava Gardner, Marilyn Monroe, Lana Turner, giusto per dirne un paio. L’uomo che, quando non trovava segreti, non si limitava a inventarli: li creava.
A 20 anni dalla sua morte, Ellroy gli presta la voce e gli dedica questo libro: una «lettera d’amore» sboccata, brutale, divertentissima, a uno dei personaggi più controversi nella storia di L. A.
Artista dell’estorsione e del ricatto, qui è lui, per una volta, a esserne vittima: per andarsene dal Purgatorio, dove è confinato dal momento della morte, deve raccontare. Svelare i segreti che restano, dire della sua vita – e di quella degli altri - senza censure.
Un novella folgorante, in cui James Ellroy si reinventa «medium letterario» per accogliere le confessioni di un vecchio diavolo che ha messo a nudo le miserie nascoste dietro i lustrini degli abiti da sera, le luci di scena, i sorrisi delle foto in posa di un jet-set già sull’orlo del declino.
"I guardiani mi hanno restituito il corpo che avevo negli anni Cinquanta, una mossa machiavellica per la mia memoria. Vogliono preparare la mia prosa, modellare la mia morale. Mi hanno messo in contatto telepatico con uno scrittore terrestre di nome James Ellroy.
Questo Ellroy è una testa di cazzo. L’ho conosciuto nei miei ultimi mesi di vita. Mi è stata concessa una telepatia totale, quindi saprò tutto di quel coglione.
Si è appropriato della mia immagine per un personaggio del suo romanzo super pubblicizzato L.A. Confidential. Libro e film sono una cagata orrenda. Ho conosciuto Ellroy nell’estate del ’92. Voleva trasformare la storia della mia vita in una serie tivú di successo. Mi aveva pagato un bel po’ di soldi per il mio fascicolo dell’Fbi, ma ho tirato le cuoia prima che potesse fregarmelo. Non mi fido di quel figlio di puttana. I miei guardiani stanno preparando una chiamata telepatica Theatre - Los Angeles. [...]
Un bip nel cervello. Ellroy è nella mia testa. Un altro bip. Ora io sono nella sua.
È la mia storia, non la sua. Lui è qui solo per negare il mio nichilismo e nuotare nella mia narrazione.
Allora diamo inizio a questa marcia lungo il viale della memoria".
Leggi le prime pagine
(Dal risguardo di copertina) Benvenuti nel mondo di Freddy Otash: ex sbirro della omicidi e rapine non proprio inappuntabile; investigatore privato che non si tira indietro davanti a nulla; informatore del tabloid scandalistico «Confidential»; re incontrastato del ricatto e dell'estorsione ai danni di produttori, divi, starlet e di chiunque conti qualcosa nella Mecca del cinema. Ormai anziano e male in arnese, decide di raccontare la sua vita a uno scrittore mezzo matto di nome James Ellroy; forse per salvarsi l'anima, piú probabilmente per intascare un po' di quattrini e sentire da lontano il profumo dei suoi giorni di gloria.
Un romanzo sardonico, brutale, divertentissimo, inarrestabile come un fiume in piena. Il mondo di Hollywood, con la sua parata di stelle, le piccole e grandi miserie dei divi, l'anima nera che traspare dietro lo splendore della celluloide: la città di Los Angeles, che Ellroy ha saputo raccontare come nessun altro, e alla quale è tornato.
"Ho trascorso vent’anni in questo buco infernale. Ora mi dicono che scrivendo le memorie delle mie disavventure potrei uscirne.
Tutte quelle scemenze religiose di cui mi prendevo gioco da ragazzo sono vere. C’è il paradiso per la brava gente, l’inferno per i bastardi bestiaaali, il purgatorio per quelli come me: caustici cavalieri, sicofanti sistemici che hanno causato catastrofi. Io ho riflettuto per due decenni sui miei peccati. Ho rivissuto il mio transito terreno in tutti i suoi distopici dettagli. I miei astuti guardiani attualmente mi ammaliano con un accordo: «Scrivi il tuo percorso perverso e potrai anche finire in paradiso con tutti gli onori. Insomma, è arrivato il momento di confessare".
Nota biografica sull'autore. James Ellroy è uno dei piú grandi autori di crime degli ultimi trent'anni e una delle voci piú originali e potenti della letteratura americana contemporanea. Tra le sue opere maggiori, la quadrilogia di Los Angeles (Dalia Nera, Il grande nulla, L.A. Confidential e White Jazz) e la trilogia «Underworld USA» (American Tabloid, Sei pezzi da mille, Il sangue è randagio), oltre al memoir I miei luoghi oscuri.
Nel 2013 Einaudi Stile Libero ha pubblicato Ricatto. Il prossimo romanzo di Ellroy, Perfidia, primo volume di una nuova trilogia ambientata in California negli anni di Pearl Harbour, sarà pubblicato da Einaudi Stile Libero nel 2014.