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24 ottobre 2012 3 24 /10 /ottobre /2012 15:20

in nave - Foto di Maurizio Crispi

 

 

Un grand'uomo
con un valigione
sale sulla nave

Un omone
con un grande pancione
e cosce come prosciutti
va al bar a sbafare panini e patatine

e se ci fosse il bigmac

sbranerebbe anche quello


Un donnone
con un senone
indossa una T-shirt
con una Betty Boop
biricchina
disegnata sopra

Cammina
cammina
e, ad ogni passo,
Betty Boop
scuote la testa
di qua e di là
in su e in giù

Betty Boop
beata e pensosa
non fosse che la donna è
un'ultra-pacchiona...

Mi chiedo a volta cosa pensino i tanti che viaggiano
e che se ne stanno seduti con il loro sguardo bovino
perso nel vuoto
Ci saranno delle menti pensanti deitro quegli sguardi vacanti
o c'è soltanto il nulla?
E cosa dire invece di quelli che danno di continuo fiato alla bocca,
parlando con voci arrochite da pesanti inflessioni dialettali,
ma che parlano di nulla?
E di quei bambini scalmanati e maleducati
che fanno di tutt0,
sotto l'ochio benevolo e quasi divertito
di genitori e nonni inetti a svolgere il ruolo che compete loro,
incapaci di educare,
di trattenere
di porre dei limiti?
Quando osservo queste tipologie di persone,
mi sento un marziano (o un venusiano)

un uomo caduto sulla Terra

 

Non che abbia la presunzione di essere migliore,

per carità

Soltanto mi rendo conto

che non ha alcuna voglia di condividere

il mio spazio e il mio tempo
con queste persone vacue e incolori
 

 

Secondo me è fondamentale
la mancanza di cultura,
il mancato esercizio delle facoltà intellettuali
e l'abbrutimento determinato dalla TV martellante
Durante il viaggio, visto che il televisore del salone di bordo

era sintonizzato su d'un canale

che non poteva essere cambiato

 (e l'apparecchio non poteva nemmeno essere oscurato o spento)

tutti a guardare come idioti-beoti

l'aborrita Maria Defilippi
e il suo detestabile e diseducativo
C'è Posta per te,

grande forgiatore delle giovani in-coscienze del futuro

 

Una trasmissione che piace

perchè dà spazio a questo tipo di persone
agli ignoranti
ai non pensanti
ai litigiosi
agli incapaci
che, per una volta, possono sentirsi

come delle stelle del palcoscenico

 

 E se non sono in televisione

s'identificano goduriosamente

con quelli che hanno avuto

il privilegio raro di esserci

 

Essere nel piccolo schermo
significa per loro aver lasciato il segno
esser più reali della realtà,

mentre sono soltanto insignificanti
 

Campioni a perdere di un'umanità brulicante
sciatta
scialba
insulsa

Uomini e donne vuoti
senza l'arguzia della cultura
con l'arroganza
di chi pensa di sapere tutto
ed invece non sa nulla
senza compassione

Fastidio viscerale
di fronte a tutto questo

Meglio andarsene

Meglio camminare in solitudine
con i propri pensieri
vivendo con lentezza

A volte,
in cerca di riposo e di tregua
sostare
seduti su una panchina,
al margine del mondo,
fuori dal tempo

 

 

 

 

Queste note sono un condensato di impressioni di viaggio nel corrso di due differenti viaggi in nave, fatti tra settembre e ottobre 2012.
Nel corso dei due viaggi ho letto, finendo una quantità di libri che erano ancora in corso di lettura (il viaggio mi serve sempre per dare una sgrullata alle letture che vanno a rilento), ho scritto sul PC, ho sistemato le mie foto, ho dormito, ho fatto delle foto, ma anche mi sono consentito di "stare" semplicemente, osservando e guardandomi intorno, immerso nei miei pensieri.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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