Il passaggio, opera prima di Justin Cronin, giovane professore universitario USA, si può definire come una storia vampirica post-apocalittica.
Le apocalissi ci ossessionano, oggi ancora di più che ieri, visto che sempre di più aumentano e proliferano le cose che ignoriamo e che sfuggono al nostro controllo, malgrado i progressi della scienza (o forse proprio a causa dei progressi della scienza e delle applicazioni indiscriminate dei suoi ritrovati): e sono tanti gli esempi in letteratura e cinematografia, tra i quali possiamo citare L'ombra dello Scorpione di Stephen King oppure il mitico I'm legend di Richard Matheson (e le relative trasposizioni filmiche da Occhi bianchi sul pianeta terra al recente I'm legend con l'interpretazione di Will Smith e un finale buonistico e rassicurante, a differenza del romanzo originario).
Queste opere danno supporto alle nostre fantasticherie (e ai nostri timori) relativi alla fine del mondo, ma in fondo la loro consuetudinaria rivisitazione ci serve a rassicurarci, anche perchè a volte (non sempre) cipropongono scenari sui possibili esiti e ipotesi di ricostruzione. In ogni caso, gli scenari rappresentati nella fiction sono tali da farci vedere comparativamente la realtà in cui viviamo e le sue derive in modo rassicurante.
Un prodotto collaterale delle fantasticherie relative alla fine del mondo sono le cosiddette "figure delll'apocalisse", cioè delle figure iconiche che, senza necessariamente mettere in mezzo le rappresentazioni della fine, compendiano in sé le angoscie relative all'apocalisse, come i quattro cavalieri dell'apocalisse, appunto. E in questa categoria rientrano tutti i personaggi classici dell'Horror, il Vampiro in testa a tutti.
Il passaggio compendia felicemente la rappresentazione di una possibile apocalisse con una delle figure iconiche più sfruttate per raccontare la fine del mondo che è appunto il Vampiro (e in questo caso si tratta di un genere di vampiro che si origina tuttavia da una contaminazione virale, mossa da un'ossessione demiurgica).
L'incipit è davvero un omaggio allo Stephen King de "L'ombra dello Scorpione" con il racconto di un cinico esperimento che, sfuggito al controllo, porta rapidamente alla distruzione di gran parte degli uomini (i "mingherli") e al contagio di quelli che, sopravvivendo, si trasformano in "virali" - detti anche "fumidi" - che oltre a nutrirsi di carne e sangue (non necessariamente umani) sono praticamente immortali, immuni dalle malattie e dall'invecchiamento. Lo scopo dell'esperimento era appunto quello di selezionare attraverso le inoculazione di un ceppo virale isolato da una varietà di pipistrelli identificata da una spedizione scientifica e di esplorazione in un luogo remoto dell'Amazzonia.
Gli esperimenti condotti senza tener conto del principio di precauzione e senza conoscere tutte le variabili implicate possono portare a esiti davvero disastrosi, ma possono portare anche a creare - senza consapevolezza - le premesse d'una possibile salvezza che, in questo caso, è rappresentata da una bambina di appena 11 anni, Amy, selezionata come 13^ cavia, mentre le prime 12 erano tutti soggetti condannati a morte che "volontariamente" s'erano offerti per la sperimentazione, in cambio del condono della loro pena.
In soli 32 minuti il mondo va a rotoli.
La vicenda riprende un centinaio di anni dopo e ci porta nel pieno di una Colonia di sopravvissuti che si mantiene grazie ad una rigida organizzazione, ma soprattutto con l'abolizione della notte: per mezzo di generatori il terreno della colonia e i suoi dintorni sono illuminati a giorno per tenere lontani i fumidi, giacchè la luce è l'unica cosa che essi temono.
L'organizzazione della Colonia tuttavia, forse perchè troppo rigida ed incapace di esprimere un elastico rinnovamento, è scricchiolante: ci sono tutti i segni delle premesse della fine, ma anche i generatori di corrente sono a due passi dall'esaurimento per mancanza di manutenzione e di pezzi di ricambio.
Tutto cambia con l'arrivo di Amy, nei panni di "pellegrina" che mantiene tuttora l'aspetto d'una sempreverde ragazzina ed è capace di parlare con la mente. Amy porta con sé un messaggio. Un manipolo di intraprendenti "dissidenti" decide di partire alla ricerca del luogo di origine di tale messaggio e da qui, attraverso varie avventure, forse il mondo potrà ricominciare grazie ad Amy, l'"Arca" dei ricordi individuali di tutti coloro che sono stati trasformati.
Sintetizzando ne Il passaggio si possono identificare diverse fasi che sono
- Un preambolo (l'identificazione dello speciale ceppo virale e l'avvio dell'esperimento "malsano");
- La catastrofe (quando nel "compound gestito dai militari l'esperimento va a rotoli e sfugge al controllo, anche se nello stesso tempo Amy, 13^ cavia, viene messa in salvo)
- La creazione di sacche di salvezza (che viene data dalla prospettiva della Colonia 100 anni dopo circa, con delle incursioni nel passato più remoto che danno al lettore, a frammenti, la visione di tutto il periodo intercorso).
- La nuova fase che è l'inizio della vera ricostruzione su basi davvero nuove che coincide con l'arrivo nella colonia di Amy la pellegrina.
Malgrado la mole (più di 800 pagine), il romanzo di Cronin si legge davvero bene, forse con qualche momento di stanca nella parte molto lunga che serve all'autore per rappresentare la vita nella Colonia e la sua organizzazione. Tra l'altro in questa parte, visto che è necessario ricucire narrativamente un periodo di un centinaio di anni vengono messi in campo dall'autore diversi strumenti della fcition, dalla riesumazione di antichi documenti, alle note diaristiche, ad alcune lettere, resoconti.
Il viaggio della piccola compagnia di eroi che si stringe attorno ad Amy che è, sostanzialmente la quarta parte del romanzo fa rinverdire la vicenda ad una maggiore movimentazione, offrendo per altro al lettore una serie di rimandi letterari (alla Compagnia dell'Anello oppure al manipolo di compagni della serie La torre nera di Stephen King).
Avverrà veramente la ricostruzione? L'autore lascia abilmente tutto in sospeso.
Ma Amy, che è l'Arca della memoria di tutti coloro che, trasformati dai virali hanno perso la propria identità e i ricordi della vita precedente, indica un percorso nuovo che i sopravvissuti potranno percorrere, senza ricadere negli errori del passato e soprattutto nella pratica scellerata di una scienza i cui risultati vengono usati in modo sbagliato.
Sì, parrebbe di sì, l'Umanità sopravvive perchè alcuni fatti storici vengono messi in risalto tramite documenti resi pubblici in una conferenza di storici, molti secoli dopo, ma l'autore non ci dice come.
Il racconto di fatto rimane come sospeso tra un esito felice e consolatorio (che vorrebbe che si partisse subito con il Mondo Nuovo) ed uno meno favorevole e più cupo, fatto di una serie di passi avanti, ma anche di false partenze, nuove morti, sciagure e apparenti fallimenti.
Ma, in ogni caso, la vita continua e la vita vince. E' questo il messaggio.
I diritti per la riduzione cinematografica sono stati acquistati da Stephen Spielberg che presto dal romanzo realizzerà un film.
Il volume fa parte di una trilogia dicui il secondo volume con il titolo "I Dodici", è stato pubblicato nel 2013. Il terzo volume, già disponibile in lingua originalecon il titolo "The City of Mirrors" dal 2016, non ha ancora visto la luce in traduzione italiana. Anche nel secondo capitolo della saga, la narrazione è complessa esi svolge su diversi piani temporali, con un'attenzione che via viasi focalizza su personaggi diversi. E vengono messe inluce le diverse declinazioni del mondo post-apocalittico che si è sviluppato a partire dalla perdita di controllo sull'esperiemto originario. Anche qui Amy svolgerà un ruolo cruciale.
Nel 2019 è stata realizzata per Fox una serie TV dal primo volume della saga, diffusa con il titolo di "The Passage", con riscontri della critica non proprio confortanti.
Justin Cronin è professore di letteratura inglese alla Rice University e vive a Huston, in Texas, con la famiglia. Il suo primo libro, Mary and O'Neil, ha vinto il prestigioso premio Pen/Hemingway.
(Sintesi del romanzo nel risguardo di copertina) Nel cuore della foresta boliviana il professor Jonas Lear fa una scoperta destinata a cambiare per sempre il destino dell'umanità: un virus, trasmesso dai pipistrelli che, modificato, è in grado di rendere più forti gli esseri umani, preservandoli da malattie e invecchiamento. In una remota base militare in Colorado, il governo degli Stati Uniti inizia quindi degli esperimenti genetici top secret per studiare i prodigiosi effetti di questa scoperta. È il Progetto Noah, che utilizza come cavie umane dodici condannati a morte e una bambina. L'esperimento però non procede secondo le previsioni e accade ciò che non era neanche lontanamente immaginabile: i detenuti sottoposti alla sperimentazione - i virali - trasformatisi in creature mostruose e assetate di sangue, fuggono dalla base, seminando morte e distruzione. Da quel momento gli eventi precipitano e nessuno è più in grado di controllarli, nessun luogo è più sicuro e tutto ciò che rimane agli increduli sopravvissuti è la prospettiva di una lotta interminabile e di un futuro governato dalla paura del contagio, della morte e di un destino ancora peggiore. L'unica speranza è rappresentata da Amy, piccola superstite dell'esperimento che ha scatenato l'apocalisse: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i virali. Sarà l'agente dell'FBI Brad Wolgast a salvarla da una fine terribile e a iniziare con lei un'incredibile odissea per liberare il mondo dall'incubo in cui è precipitato.
Il book trailer

Justin Cronin, I Dodici (nella traduzione di Gaetano Maria Staffilano), Mondadori (Collana Omnibus), 2013
(dal risguardo di copertina) L'esito catastrofico di un esperimento top secret del governo americano in una remota base militare in Colorado ha trasformato il mondo in uno scenario apocalittico. Il Progetto Noah era finalizzato a creare un virus trasmesso dai pipistrelli che, una volta modificato, sarebbe stato in grado di preservare la razza umana da malattie e invecchiamento. Ma qualcosa è andato storto e le persone utilizzate come cavie per l'esperimento si sono trasformate in creature infette scatenando una terribile epidemia. I Dodici "virali" originari dominano con violenza sanguinaria, mentre gli umani sopravvissuti sono ridotti a bande di disperati che lottano per il cibo e la benzina, alla ricerca di luoghi sicuri dove rifugiarsi. In questo scenario di brutalità e desolazione, tre personaggi combattono la loro personale battaglia. Lila, una donna incinta che sembra non rendersi conto della realtà terrificante che la circonda, Kittridge, un ex marine scampato alla morte a Denver in fuga solitaria e disperata, e April, un'adolescente che cerca a tutti i costi di proteggere il fratellino. Nelle loro diverse ma ugualmente tragiche esistenze è racchiuso il terribile destino che attende il mondo. Molti anni dopo lo scatenarsi della catastrofe, i Dodici, agli ordini di Zero, la loro invisibile ma onnipresente guida, cercano nuove strade per affermare definitivamente il proprio dominio; gli ultimi uomini devono unire le esigue forze per sventare un disegno di distruzione di cui faticano a comprendere i contorni...

Il terzo volume della saga è "City of Mirrors"
"In life I was a scientist called Fanning. Then, in a jungle in Bolivia, I died. I died, and then I was brought back to life... Prompted by a voice that lives in her blood, the fearsome warrior known as Alicia of Blades is drawn towards to one of the great cities of The Time Before. The ruined city of New York. Ruined but not empty. For this is the final refuge of Zero, the first and last of The Twelve. The one who must be destroyed if mankind is to have a future. What she finds is not what she's expecting. A journey into the past. To find out how it all began. And an opponent at once deadlier and more human than she could ever have imagined".