(Maurizio Crispi) In "I re del mondo" (Einaudi, 2012) Don Winslow, fa un passo indietro rispetto alla storia narrata in "Le Belve (Savages) e ci racconta, alternando gli scenari narrativi tra gli anni più giovanili di Ben, Chon e O (Ophelia), i tre inseparabili amici (ed amanti) protagonisti di "Le Belve", e i tardi anni Sessanta e i primi Settanta, con gli epigoni della Generazione dei Fiori (e i suoi sviluppi in qualche modo devianti rispetto alla purezza e all'ingenuità del messaggio originario, sintetizzato dalla formula-slogan "Peace and Love" o dal più crudo "Sex, drugs and Rock'nRoll"), il karma dei personaggi di "Le Belve", facendoci capire perchè - e seguendo quali percorsi - essi siano divenuti quelli che sono, spinti da quali forze (che, ovviamente, travalicano la loro generazione per affondare le radici in un passato familiare non esattamente limpido e trasparente).
Don Winslow ha il dono di una prosa che cattura ill lettore. Una prosa rapida, efficace, fulminea (alcuni lo hanno paragonato a James Ellroy, maestro del noir metropolitano degli anni Novanta). La sua narrazione è un palinsesto fatto di flash rapidissimi che, nello stesso tempo, riescono a comunicare ciò che pensano e sentono i suoi personaggi e sprazzi di azione.
I capitoli sono il più delle volte brevi, telegrafici: e lo sono talmente tanto che il lettore, magneticamente captato, è spinto ad andare a quello successivo per capire verso quali percorsi si dispiegherà l'azione e l'evolversi della trama, dominata da un sottofondo di violenza e di crudeltà che, a tratti, assume quasi i toni della tragedia greca con risvolti quasi edipici (senza che ciò fosse probabilmente nelle intenzioni dello scrittore): le colpe (e le scelte) dei padri finiscono con il ricadere sui figli e, nel bene o nel male, influenzano a loro volta le scelte di questi ultimi. Anche i giovani, come i loro padri un tempo, anche se in modi o con ideologie diverse vogliono farsi "I re del mondo".
E' un romanzo che si fa leggere tutto d'un fiato: per chi non avesse ancora letto Le Belve, non c'è alcun problema di scelta. I re del mondo, può essere letto indifferentemente o prima o dopo. Chi si trovasse a leggerlo dopo vi ritroverà molti dei personaggi di "Le Belve" e persino personaggi che pertengono ad altri romanzi di Don Winslow.
Fa persino una breve comparsa Frank Machianno (o Machine), qui nelle vesti di un killer professionista e che è stato il protagonista di un romanzo di Winslow a lui interamente dedicato (L'inverno di Frankie Machine, sempre per i tipi Einaudi).
Una curiosità: la copertina dell'edizione italiana di "I re del mondo" cita il film di Oliver Stone, nel senso che i personaggi che vi si vedono - un po' in dissolvenza - sono quelli del film (Ben, Chon e O).
(Dal risvolto di copertina) Ben, Chon e O. I tre protagonisti delle Le belve pochi anni prima, poco piú che adolescenti. E inseparabili. Una storia di amicizia, di padri e figli, di amore e sangue. La summa dell'universo narrativo di Don Winslow. dal cui precedente bestseller Le belve da cui Oliver Stone ha tratto un film di grande successo [vedi la recensione: Le Belve (Savages) di Oliver Stone: la guerra di Ben e Chon, inseparabili amici, contro le narcomafie messicane]. Ben e Chon hanno avviato da non molto il loro business: coltivare e diffondere ad ampio raggio la miglior marijuana di tutta la California. Ma qualcuno non è disposto a lasciar loro mano libera, senza mantenere il controllo e incassare una percentuale sui loro traffici. Finché si tratta di combattere con i piccoli delinquenti e gli sbirri corrotti che si sono fatti avanti per riscuotere la tangente, Ben e Chon possono anche cavarsela con pochi danni. Ma il gioco dietro il ricatto è molto piú ampio, e coinvolge nomi insospettabili: un mondo che include anche i loro padri, una cricca di surfisti e hippy che hanno rinunciato da anni a predicare pace e amore e hanno deciso di accumulare denaro nel modo piú efficace e rapido che esista al mondo: il traffico di stupefacenti. Anche a costo di allearsi con i narcos messicani, o con la mafia.
Hanno detto
«Don Winslow ha avuto l'idea vincente di dividere la sua storia tra due generazioni: i tre protagonisti del libro precedente, Le belve, e gli hippy degli anni Sessanta che li hanno messi al mondo. È affascinante seguire la scia di indizi che porta a scoprire chi sono veramente i genitori di Ben, Chon e O, e quanto certe scelte criminali siano inscritte nel dna di una famiglia» (Janet Maslin, «The New York Times»).
Nota bi-bibliografica dell'Autore. Don Winslow, ex investigatore privato, uomo di mille mestieri, è autore di undici romanzi, che lo hanno consacrato come nuovo maestro del noir. Einaudi Stile libero ha pubblicato finora L'inverno di Frankie Machine (ultima edizione «Super ET», 2009), diventato un vero e proprio caso letterario, Il potere del cane, La pattuglia dell'alba, La lingua del fuoco e, nel 2011, Le belve, da cui Oliver Stone ha tratto l'omonimo film.
Nel 2012, sempre per Einaudi Stile libero, è uscito I re del mondo, prequel de Le belve.