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29 novembre 2013 5 29 /11 /novembre /2013 09:21

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Ieri io e mio fratello Salvatore abbiamo avuto la triste notizia che, quasi novantenne, si è spenta la zia Mariannù che, sorella di nostro padre, da quando si era sposata viveva negli Stati Uniti, a Long Island (Amytiville).

Era da tempo sofferente e bisognosa di assistenza.

Prima che le cose si aggravassero non aveva voluto lasciare tutto e ritornare in Italia: nostra madre che le era molto legata, avrebbe voluto così, perchè diceva che qui a Palermo non sarebbe stata da sola e che avrebbe ritorvato tuttii suoi nipoti.

Ma lei non volle, perchè - a sua volta - sosteneva - a ragione - che lì a New York c'era pure tutta una parte della sua famiglia e tutti i parenti dello zio Joe, suo marito e che lì - oltretutto - aveva tutte le sue cose.
Ma, nello stesso tempo, la zia aveva mantenuto i suoi legami con tutti noi e gli affetti erano vivi e vivacizzati dalle visite che ci faceva, all'incirca ogni due anni: visite che prima con il marito Joe e poi solo lei, erano occasioni gioiose per pranzi e cene familiari in cui si rinnovava il piacere di essere tutti assieme, per gite o semplicemente per stare a chiacchierare e a condividere dei momenti quieti. Più di rado, io sono andato a trovarla e mi sono ritrovato assieme a lei quando, morto lo zio Joe, io sono stato a tutti gli effetti il rappresentante della famiglia Crispi ad esserle accanto in quei momenti di dolore.

Gli ultimi anni della sua vita sono stati tormentati dalle malattie e dalle sofferenze, e - non ultimo - funestati da un incendio che le distrusse completamente la casa dove abitava con tutte le sue cose e i ricordi di una vita.

L'altro giorno (il 26 novembre) la zia si è spenta.

Lei era la più giovane dei suoi fratelli, tutti scomparsi (il primo ad andarsene fu, anzitempo, mio padre nel disastro aereo di Punta Raisi, poi a seguire lo zio Gigi e lo zio Pippo).

Anche le cugine dal lato Orestano della famiglia, figlie della zia Susanna, a cui la zia era molto legata, in tempi diversi, sono decedute.

Si è così estinta del tutto la generazione (quella che si dice la "generazione dei nostri padri") che ci ha preceduto.

Dal lato della mamma altretttanto.

Con la scomparsa di zio Aldo, il più giovane dei fratelli, è finita del tutto un'intera generzione dei Salatiello.

Adesso, noi che prima eravamo i giovani siamo del tutto da soli e di coloro che ci hanno preceduto possiamo alimentare soltanto il ricordo.

E soprattutto, adesso, non siamo più i "giovani" della famiglia ma i "vecchi" - senza nessuno più vecchio alle nostre spalle (il confronto con il quale ci faccia sentire un po' più giovani) - in quel continuo avvicendamento che è la vita.
 

 

 

Il ricordo dolente di nostro cugino Massimo Crispi

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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