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11 novembre 2024 1 11 /11 /novembre /2024 11:34
Una poltrona e il suo doppio (foto modificata di Maurizio Crispi)

Sono in una struttura della ASP
Non è un presidio adibito alle degenze
o ad attività ambulatoriali,
ma solo ad uffici
Ci sono andato per sbrigare qualche pratica
o per conferire con qualche funzionario
Adesso non ricordo bene
L’edificio è fatiscente,
cadente, 
decadente
È come se portasse addosso
il peso di anni di incuria,
di abbandono, 
di trascuratezza
Arrivo in una stanza
occupata da alcuni
Mi sembra di ricordare 
di esserci già stato prima 
La disposizione dei mobili da ufficio
mi ricorda qualcosa
C’è un grosso buco nel muro
dai contorni irregolari,
come per effetto di un bombardamento
Mi dicono che stanno per iniziare dei lavori di ampliamento della stanza

Prima di andare via
vorrei andare in bagno
per fare due gocce
Entro nel locale adibito
e mi ritrovo in una spelonca 
umida e gocciolante
Il Wc è inutilizzabile
poiché è intasato sino all’orlo
di una brodaglia maleodorante
Tutti gli altri pezzi sanitari 
sono pieni d’acqua, 
apparentemente pulita,
tenuta di riserva
(evidentemente qui
ci sono degli stacchi
consistenti nell’erogazione di acqua potabile)
e inoltre ogni superficie 
e persino il pavimento
sono occupati da recipienti
di ogni tipo e dimensione
pieni di d’acqua pulita di riserva
Non so che fare
In quel WC intasato di melma
mi rifiuto di pisciare
(a parte il fetore orrendo,
mi dà l’idea che un essere immondo,
serpentiforme, 
possa balzare fuori da quelle tetre acque
e ghermirmi in un sol boccone)
Non ci sono soluzioni alternative,
a meno di non fare la pipì per terra
(e ciò mi sembra scorretto)
Oppure, mi balena in testa l’idea geniale,
potrei svuotare uno dei recipienti 
pieni di acqua pulita,
e usarlo come pitale
per depositarci dentro la mia nobile urina!
Mi sembra una soluzione accettabile
e, quindi, 
cerco di selezionare il recipiente più idoneo
È come andare alla ricerca di un Graal
La situazione potrebbe essere 
quasi comica,
ma è in realtà disperata
Alla fine lo trovo,
non troppo grande
e neppure troppo piccolo
Si pone il problema non indifferente 
di dove riversare il suo contenuto
(l’acqua pulita)
e siccome non vi è alcuno scarico libero
o funzionante
mi risolvo a versarlo a terra 
sulle piastrelle sbreccate e consunte
E poi procedo
Con mio imbarazzo 
il contenuto 
man mano che procedo nella bisogna,
tracima oltre l’orlo
e va ad aggiungersi 
all’acqua che ho già versato
La mia strategia s’è rivelata fallimentare!
Vado via subito, alla chetichella,
sperando che nessuno abbia registrato 
la mia presenza

Arrivo a casa mia nel cortile
dove solitamente parcheggio l’auto
Ci sono dei lavori in corso
alla ricerca di una falla 
nelle tubature più profonde
Tutti i box 
hanno le saracinesche aperte
e dovunque squadre di operai
stanno facendo degli scavi
Gli oggetti contenuti nei box
da molti usati anche come magazzini
per cose vecchie e di scarto
sono stati tutti posti all’esterno,
senza alcun criterio
Provo una grande rabbia per questo
Vorrei porre rimedio
ma non c’è nulla da fare
I box sono diventati cantiere
e non vi si può più accedere

Ci avviamo con Gabriel,
comparso all’improvviso
per andare da qualche parte
Un cane (sconosciuto) 
ci segue trotterellando 
tenuto al guinzaglio
Ma ecco che arriva l’altro Black
che caracollando come un cavallo
si affianca gioiosamente 
e ci fa da scorta
Mi preoccupo subito 
di non poter gestire la situazione
Black senza guinzaglio 
è un pericolo costante
soprattutto nei riguardi dei cani 
più piccoli e minuti
E allora risolvo il problema
salendo in groppa a Black
e cavalcandolo 
come fosse un nobile destriero

 

Dissolvenza

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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