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Ferrovia di Sangue (titolo originale: The Thousand Crimes of Ming Tsu) di Tom Lin, pubblicato da Einaudi, Collana Stile Libero Big nel 2022, nella traduzione di Alfredo Colitto, è un romanzo in stile western ambientato in un periodo storico in cui l’epopea del West già si stempera per cedere il passo alla modernità con l’arrivo della ferrovia transcontinentale, ma è anche il romanzo di esordio di Tom Lin.
Ming Tsu, di origini cinesi, ma adottato da un bianco (ed è dunque un cinese "assimilato" che, in quanto tale, non porta il codino, com'era tradizione nei cinesi che arrivarono a frotte per contribuire alla costruzione della Ferrovia) è un pistolero (così lo ha fatto crescere il bianco che è stato il suo padre-padrone, come killer su commissione) che adesso cerca vendetta poiché da un gruppo di Bianchi violenti, sostenuto da un Giudice, gli è stata sottratta la moglie Ada.
La sua mission adeso è uccidere spietatamente tutti quelli che hanno ordito questa ingiustizia ai suoi danni.
Il caso vuole che si ritrovi viaggiare con una pittoresca compagnia di artisti itineranti (che forse non sono soltanto artisti ma anche individui dotati di poteri diversi e straordinari) i quali, capeggiati da un impresario, mettono in scena uno spettacolo facendo della propria diversità motivo di attrazione, come i Freaks del circo Barnum.
Ombra e consigliere di Ming Tsu è il Profeta, un cinese vecchissimo e cieco, ma dotato del potere della preveggenza.
Si tratta - per alcuni versi - anche di un romanzo “on the road” (che rivisita, quindi, alcuni dei topoi della Frontiera), poiché la compagnia itinerante si va spostando attraverso i deserti da una cittadina all’altra verso ovest, imbastendo i suoi spettacoli, mentre al tempo stesso Ming Tsu che fa da guida e protegge i suoi compagni di viaggio dai pericoli va consumando la sua vendetta, alla ricerca del sogno di ricongiungimento con la sua perduta Ada.
E' indubbiamente un bel romanzo in cui elementi di avventura si mescolano con quelli del crime, del noir e delle storie western di vecchio conio - classiche per alcuni versi - ed anche con l’arricchimento d’un pizzico di paranormale e di straordinario, grazie all’incontro con questi compagni di viaggio portatori ciascuno di “stranezze” e di abilità metamorfiche.
(Soglie del testo) Un gruppo di bianchi, sicuri della loro intoccabilità, gli ha portato via tutto. Ma nessuno sa uccidere come Ming Tsu. E adesso è in cerca di vendetta.
Per anni Ming Tsu è stato costretto a lavorare come uno schiavo alla costruzione della ferrovia transcontinentale, insieme ai tanti cinesi che con la loro sofferenza hanno aperto il West agli americani e che nessuno ricorda mai. È fuggito solo quando il Profeta – un vecchio cinese cieco, capace di leggere il futuro – non gli ha detto che era il momento. Adesso è tornato. E può iniziare la sua caccia. È deciso a eliminare i suoi nemici uno per uno e raggiungere la California, raggiungere Ada, la donna che gli hanno strappato dalle braccia. Ad accompagnarlo fino a Reno sarà un gruppo di bizzarri artisti dai poteri soprannaturali, un carrozzone di freak che gli insegneranno cosa vuol dire essere umani.
Hanno detto
«Una saga western perfetta per un film dei fratelli Coen» – The Boston Globe
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«Un libro in cui l'atmosfera dei western di Cormac McCarthy lascia spazio alle sfumature e alle ombre di Ray Bradbury» – Jonathan Lethem
«Un romanzo originalissimo, con una prosa vivida e meticolosa, in cui persino un temporale può assumere proporzioni mitiche» – The New York Times Book Review
L’autore. Tom Lin è nato in Cina, ma quando aveva quattro anni la sua famiglia si è trasferita negli Stati Uniti. Laureato presso il Pomona College, si dedica ormai esclusivamente alla scrittura. Per Einaudi ha pubblicato Ferrovia di sangue (2022), il suo primo romanzo
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