Scrissi questa nota il 24 aprile 2013, come frutto di una mia riflessione nata da una notte trascorsa all’addiaccio in un aeroporto della Francia (forse quello di Bordeaux), dove ero arrivato troppo presto per poter proseguire con la tappa successiva del viaggio che implicava la necessità di prendere un’auto a noleggio.
Arrivato attorno alle 2.00 del mattino dovetti aspettare sino ad oltre le 7.00 perché aprisse l’ufficio delle auto a noleggio.
Un’attesa scomoda, ma tuttavia foriera di riflessioni e meditazioni
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I viaggi spesso cominciano da un aeroporto affollato e frenetico,
oppure da uno sonnolento e semideserto
e finiscono in un aeroscalo deserto
in cui arrivi dopo un volo notturno
E allora trovi
grandi spazi vuoti
bar negozi e boutique chiusi
porte mobili che si attivano appena ti avvicini
il rumore dell'aria forzata nelle condotte di ventilazione
e forse anche un addetto alle pulizie
che si muove con il suo spazzolone spianato come un'arma,
spingendo davanti a sé un supermocho
con ruote cigolanti
E ti confronti con luci al neon fredde
che appiattiscono ogni dettaglio
Tutti vanno via
Solo qualcuno si ferma a passare una notte scomoda
in attesa che aprano i noleggiatori d'auto,
mentre lo spazio echeggiante
si riempe di sleepwalker e dreamwalker,
ma per vederli ci vuole un pizzico di fantasia
E poi,
in compagnia di qualche altro spettro vagante,
ci si ritrova fuori dalle porte mobili
al freddo
a fumare una sigaretta
Vorrei scrivere qualcos'altro,
ma ora sono troppo stanco per connettere
e per produrre un pensiero creativo
ho finito di leggere un bel romanzo di Block,
un giallo classico con congegno narrativo perfetto
e abile artigiano in dialoghi divertenti
e schermaglie di parole
Solo dopo aver letto ho dormito per poco
su di una scomoda panca di ferro
con una fredda corrente d'aria molesta
che mi attanagliava la gola
ma ho resistito sino all'ora dell'apertura del bar
e al cappuccino con croissant, carico di strutto,
come solo qui in Francia sanno fare,
eppure buonissimo
E adesso,
ancora con il sapore in bocca di quel croissant
sono pronto ad andare
la strada mi aspetta,
l'avventura si schiude
davanti a me
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