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Cammino
con passo felpato
C'è un turbinio di rumori attorno a me
Dissonante cacofonia
Il solito caos
Motociclette rombanti in modo molesto
Auto con i gas di scarico a manetta
Monopattini elettrici
sfreccianti da tutte le parti
anche sui marciapiedi e contro mano
(loro non rumoreggiano,
ma è come se lo facessero)
Marciapiedi rotti,
cervelli rotti
che è impossibile rabberciare
Detriti
Plastiche
Pietre sparse
Macerie
I cieli ingombri di nubi
e di gabbiani che veleggiano
Fa caldo
per essere un giorno di aprile,
malgrado una veloce puntata in basso
della temperatura
nei giorni scorsi
Ma tanto è bastato
perché le montagne lontane
sì ammantassero di neve
Il meteo è impazzito
C'è un profondo contrasto tra i diversi piani
Non c'è più scampo
Non c'è via di fuga
E ora bussano alla porta
Bussano una seconda volta
(sarà forse il postino
che sempre bussa due volte?)
(e se fosse il postino,
buone nuove, cattive nuove)
Ma poi bussano una terza volta
(e allora non è più il postino)
Dopo di che
è un martellio costante
che giunge alle mie orecchie
Tuppuliano
Tuppuliano
Chi sarà mai il misterioso tuppuliatore?
(Forse è il destino
che bussa alla mia porta)
Ora vado ed apro
Non vedo l’ora di sapere
ciò che mi aspetta
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