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Ho incontrato un amico che non vedevo da molto tempo
L'ho trovato deperito e con poca energia dentro
Mi sono angustiato vedendolo così
Siccome abita adesso in una città lontana,
mi sono preoccupato
e ho pensato che, con buona probabilità,
questo sarebbe stato il nostro ultimo incontro
Gli ho detto che avremmo potuto comunicare in seguito
attraverso la videochiamata
Gli ho chiesto se leggesse,
poiché avevo in animo di regalargli un libro
(che già avevo messo da parte per lui)
Mi ha detto di no,
di avere sospeso ogni forma di lettura da alcuni mesi,
(lui che è sempre stato un accanito lettore!)
Il libro glielo ho regalato lo stesso,
al momento del congedo,
dicendogli che dovrà farsi forza
e che questo almeno dovrà leggerlo
Lui ha detto di sì
Mi ha detto di essersi sentito rinvigorito
da questo nostro incontro
(e sentirglielo dire mi ha fatto piacere)
Sono certo - e lo spero vivamente -
che riparleremo di nuovo in videochiamata
Mi ha anche detto che se dovessi trovarmi a passare dalla sua città
non dovrei mancare l'occasione di andare a trovarlo
Io gli detto certo!
Anche se - ho aggiunto - lo ritengo improbabile
poiché da anni ormai io non viaggio più
(ognuno ha le sue: ed io mi limito a spostamento brevi,
come quello per andare in campagna a fare i lavoretti)
Ho sognato tanti sogni diversi
di azioni bloccate e ripetute in modo ossessivo
In un frammento onirico il mio cane si accingeva a bere
da un tubo di irrigazione con l'acqua che scorreva libera
e tutto, all'improvviso, si congelava e rimaneva fissato
in un unico blocco solido
(era il tempo delle cose e degli altri che si fermava,
mentre il mio continuava scorrere)
e poi cercavo di capire come dare nuovamente vita al flusso del tempo
In altri sogni l'azione (che non ricordo)
rimaneva sistematica bloccata
ed io, ogni volta, mi svegliavo di soprassalto,
infastidito
(o forse questi miei risvegli ricorrenti
facevano pur essi parte del sogno inquieto)
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