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Guardavo la luna in cielo,
una bella luna piena
nel suo massimo splendore
Mentre l’ammiravo,
il suo disco argenteo
si colorava di rosso sangue,
per frantumarsi subito dopo,
cadendo in pezzi e grosse zolle
Poi, in un attimo,
anche quei frammenti
si dissolvevano,
lasciando un terribile vuoto nero,
appena trapunto di stelle
Attorno a me i boschi
continuano a bruciare
É ormai impossibile
spegnere i roghi
Altrove, le vie della città
sono state svuotate dagli alberi,
ovunque rimangono soltanto
cupi mozziconi di tronchi
a ricordare ciò che vi era stato,
il rigoglio ombroso e il riparo offerto
dalle canopie d’un tempo
Alberi vigorosi
che qualcuno in uno squallido ufficio,
con un tratto di penna
tracciato senza compassione
su di un ordine di servizio
ha deciso di abbattere
perché ritenuti ormai a fine vita
o pericolosi per i cittadini
Inondazioni
Esondazioni
Tremori e terremoti
Incendi smisurati
L’invasione dei topi rossi e dei granchi blu
per non parlare delle cavallette giganti
Tappeti di automobili in marcia,
immobili nei mega-ingorghi
e fumanti di gas di scarico
Epidemie e pandemie
Le guerre
Le migrazioni
Le estinzioni di massa
La luna e le stelle che cadono dal cielo
L’ira di Gaia e di Dio
Ecco il mondo che ci aspetta
Non c’è più tempo
La fine è ORA
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