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9 settembre 2022 5 09 /09 /settembre /2022 08:36

Ho sognato che stavo facendo un tour fotografico nella mia città,
assieme a mio figlio
Camminavamo e scattavamo foto,
non le stesse, ovviamente
Ognuno fotografava ciò da cui era attratto
Talvolta ci trovavamo a puntare l'obiettivo
nella stessa direzione
ma ognuno - di uno stesso soggetto -
dava una sua personale interpretazione
Non era una gara, ma piuttosto un'attività condivisa,
sulla base d'un interesse comune
Girando e rigirando
arrivavamo in un angolo sconosciuto ed insolito
Era una via stretta e tortuosa,
una specie di budello, delimitato da alte pareti,
da entrambi i lati,
senza né finestre né porte.
Una targa diceva "Via dei Calli"
Ero sorpreso
Mai sentito dire d'una simile via
 

MI ricordai soltanto
di una corsa estrema a piedi attraverso gli USA
da ovest ad est,
dal Pacifico all'Atlantico,
e questa corsa pur avendo la sua denominazione ufficiale,
si conquistò il nomignolo di "Bunyon Derby",
ovvero di "Il Derby dei Calli",
poiché i suoi primi partecipanti,
dotati di scarpe non esattamente tecniche
come quelle odierne,
oltre all'onore e alla gloria
(e, per i primi, anche ai premi in denaro che, alla prima edizione,
mai vennero corrisposti dagli organizzatori truffaldini)
si conquistarono sontuosi calli ai piedi
E mi ricordai anche che, da piccolo,
quando deformavo le parole, per crearne di mie,
nello sforzo di dar vita ad una mia originale neo-lingua,
chiamavo i marciapiedi "Marciacalli",
un tipico esempio linguistico in cui la singola parte
diventa equivalente del tutto (eheeheh)
Mi sovvenne anche la mia ilarità infantile,
quando per la prima volta sentii parlare di Caracalla,
antico imperatore di Roma
dai molti nomi che ora non ricordo,

così chiamato per via del sobrio mantello celtico che usava indossare,
ma questo io da piccolo non lo sapevo
e fantasticavo semplicemente
che egli avesse cari i suoi calli
e che, in qualche modo li avesse nobilitati,
portandoli sin dentro il suo nome imperiale
Ma non potei non pensare anche alle Calli veneziani,
quando io, appena dodicenne,
accompagnato dalla mamma,
in uno dei nostri viaggi assieme,
mi ritrovai a vagare lungo tortuose vie,
selciate di pietre antiche,
accompagnando questi percorsi

da scoppi continui di ilarità, poiché pensavo
che camminando lungo queste calli
stavo di continuo pestando i calli a secolari dignitari
della Serenissima 
 

Insomma, io e mio figlio
eravamo all'inizio di questa via dei Calli,
alquanto stupefatti
e desiderosi di fotografare l'insolito che irrompeva
così all'improvviso nelle nostre vite
e ci abbiamo dato sotto
esplorando con gli obiettivi
ciò che si parava davanti al nostro sguardo,

quasi che gli strumenti ottici
fossero una propaggine tecnologica dei nostri occhi

Nella dura pietra si stagliavano le impronte di piedi callosi
ed erano posati, sparsi qua e là,
anche dei calchi in materiali pregiati di piedi famosi

deformati da calli e callosità varie
E poi, appese alle pareti della tortuosa via
c'erano delle piccole teche contenenti in esposizione
un ricco repertorio strumenti ed accessori 
di diverse epoche storiche,
utilizzati e ancora utilizzabili

per asportare i calli più floridi
Più in là, aveva inizio un'esposizione fotografica
di piedi di Famosi con calli di varie fogge e dimensioni
A circa metà della viuzza s'apriva una scala a chiocciola
che portava chissà dove ed ogni gradino era decorato
con immagini di piedi deformati e distorti dai calli,

realizzati a mosaico
Anche le pareti del vicolo erano istoriate da enormi graffiti e murales
di writer metropolitani,
tutti raffiguranti piedi callosi
ritratti con tecniche realistiche, quasi fotografiche,
ma anche in modi fantasiosi,
con stilemi futuristi o alla Picasso prima maniera


Ecco, il mio sogno era tutto qua
Non c'è un seguito, perché proprio sul più bello
dell'esplorazione
mi son svegliato,
accompagnato dalla vivida impressione
di queste immagini meravigliose di questa Via dei Calli


Mi piace molto il fatto che la Via dei Calli
in questi nostri tempi tristi
mi abbia portato a pensare a Caracalla,
poiché egli fu autore della Constitutio Antoniniana
che concedeva la cittadinanza a tutti gli abitanti dell'impero
che fossero di condizione libera
 

Marco Aurelio Severo Antonino Pio Augusto (in latino: Marcus Aurelius Severus Antoninus Pius Augustus; Lugdunum, 4 aprile 188 – Carre, 8 aprile 217), nato Lucio Settimio Bassiano (in latino: Lucius Septimius Bassianus), conosciuto anche come Marco Aurelio Antonino Augusto (in latino: Marcus Aurelius Antoninus Augustus) dal 198 al 211 ma meglio noto con il soprannome di Caracalla, è stato un imperatore romano, appartenente alla dinastia dei Severi, che regnò dal 198 al 217, anno della sua morte.
Importante provvedimento preso durante il suo regno, fu la Constitutio Antoniniana, che concedeva la cittadinanza a tutti gli abitanti dell'Impero di condizione libera. L'estensione della cittadinanza fu una spinta importante all'uniformazione delle amministrazioni cittadine: spariva la gerarchia fra le città e ormai la differenza fra i sudditi dell'Impero non era più sul piano della cittadinanza, ma sul piano del godimento dei diritti civili, fra honestiores e humiliores.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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