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3 agosto 2021 2 03 /08 /agosto /2021 13:35

Una nota di diario che riemerge dalle brume del tempo
Tutto ritorna

Quello che ho scritto quasi vent'anni fa è valido tuttora.
Almeno, così a me pare.

Il mito della caverna secondo Platone (La Repubblica, libro settimo)

 

In una vasta sala nel sottosuolo,
illuminata da lampade al neon,
la fredda luce che spiove dall'alto
bagna i volti
di una folla di reclusi
immobili sulle sedie,
disposte in file simmetriche,
rendendoli tutti simili a sagome senza spessore

Un flusso costante di aria fredda,
gelida,
fuoriesce
dai bocchettoni dell'impianto di condizionamento
creando l'acuto disagio
tipico d'una prigione disegnata
apposta per far star male
i coatti che la abitano

Fuori,
all'esterno, si scatena
un temporale
con pioggia battente
e rombo di tuoni,
ma nulla di questo
sommovimento naturale
trapela dentro il bunker sotterraneo
a turbare l'artificioso cerimoniale
cui uno stuolo
di uomini e donne
reclusi
è sottoposto

La cerimonia è officiata
da uomini vestiti in grigio e in nero
che si susseguono
con le orazioni
il volto grigio ed impassibile,
sorrisi finti,
portatori di maschere,
a cui preme il potere
e che, per questo, hanno venduto
l'anima loro e il tempo

Con sguardi gelidi,
il viso senza mimica,
controllano il gregge di reclusi
seduti obbedienti
ai loro piedi,
pensando di poterne essere
guardiani e padroni

Non c'è gioia nei loro occhi

Sono occhi spenti e morti,
il desiderio sfrenato di potere
li ha da tempo essiccati

Anch'io
recluso
(spero solo temporaneamente)
nello stesso bunker
pur sottoposto alla pressione
delle tristi ossessioni
degli uomini grigi
con lo sguardo morto,
mi sento libero
in spirito

La mia mente vagabonda
anela
soltanto
a possedere
una manciata di polvere di stelle

(Palermo, il 15.10.2003)

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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