/image%2F1498857%2F20210817%2Fob_82ad20_delfini-01.jpg)
Da tempo non mi tuffo più
e nemmeno nuoto più nel mare azzurro,
nelle fresche acque
per sfuggire all'arsura dello scirocco
Perchè?
Perchè ho abbandonato questa e altre cose?
Troppe cose, forse, che mi sono lasciato alle spalle
Forse perchè non vale più la pena.
L'unica cosa che faccio è immergermi
nel mondo fittizio dei libri
vivere avventure di personaggi fantastici
viaggiare da un luogo all'altro,
seguendoli,
mentre io rimango sempre fermo
nel claustrum d'una stanza
Oppure guardo film e video,
sempre nella penombra della stanza,
penombra-malombra
con l'aria condizionata che va a manetta
Ho pensato questo, l'altro giorno:
vorrei fare una gita d'un sol giorno a Levanzo,
da sempre la mia preferita tra le Egadi,
per me un'isola lontana e felice.
Ci andavo spesso un tempo
per liberarmi dai fardelli del quotidiano,
per assaporare la wilderness
e tornare rigenerato
Ho accarezzato nei miei pensieri quest'idea,
mi ci sono baloccato per un po':
e poi la contemplazione è svanita in un attimo,
così come era arrivata,
veloce ed invisibile.
Al pensiero non è seguita l'azione,
cosa che sempre invece accadeva,
prima
Ho rinunciato,
troppe le difficoltà,
tutto complicato ed insormontabile.
Il desiderio appena formulato
è stato inghiottito dalle sabbie mobili dell'inerzia
E non ci ho pensato più
Scarsa la forza del desiderio, dunque?
Oppure che non sia, invece, in azione
la tremenda forza ostativa
di freni e di zavorre ineleminabili,
incrostate, stratificate?
Ho visto dei delfini in un video:
erano stati avvistati poco al largo di Capo Zafferano
(altro mio luogo della memoria e della nostalgia)
Avrei voluto essere loro, in quel loro nuotare felici,
con acrobazie, salti e sarabande
Magnifici e gioiosi, al tempo stesso
Ma anche quest'immagine
è passata via veloce ed è svanita,
senza strascichi
Non sarò mai più un delfino,
se mai lo sono stato prima
Non lo sono mai stato,
né mai potrò esserlo
in questa vita