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19 giugno 2015 5 19 /06 /giugno /2015 06:38
Il cantaro ritrovato: il grado zero del water closet (ma senza sciacquone incorporato)Il cantaro ritrovato: il grado zero del water closet (ma senza sciacquone incorporato)

(Maurizio Crispi) L'altro giorno, immerso in una calura insopportabile, camminavo nei pressi di Villa Sperlinga e la mia attenzione è stata all'improvviso attratta da un grosso vaso in terracotta smaltata: l'ho immediatamente raccolto (minchia, quanto pesava) e l'ho portato a casa, rifacendo la strada all'incontrario, benchè avessi delle cose urgenti da fare. Ma ho pensato che la salvaguardia di un così importante e prezioso reperto meritasse pure qualche ritardo nello svolgimento degli atti banali della vita quotidiana.
Ma di cosa si trattava, esattamente? All'inizio, non mi ritornava la parola giusta: sentivo di avercela sulla punta della lingua, ma niente! Poi, ho chiesto in giro, tramite FB, e la mia amica Anita me l'ha ricordato.
Ma sì, era un "cantaro", vale a dire - banalmente un "vaso", utilizzato - quando ancora non esistevano i gabinetti, per l'espletamento dei propri bisogni corporali in casa, con il comodo di non dovere uscire all'aperto (salvo poi a svuotarlo del suo contenuto ancora fumante fuori dalla finestra, sulla testa di incauti passanti).
Un prezioso reperto, decisamente: anche perchè, con il declino delle sue utilizzazione (visto che, oggi, tutte le case - anche nei luoghi più remoti - sono fornite di gabinetti) non ne vengono più fabbricati di nuovi.
Quando ero piccolo, dicevo sempre: "Mamma, voglio un cantaro! Con questa sua forma svasata che capovolgendolo sembra il copricapo di un dignitario etrusco, mi piace troppo! Me ne compri uno?

E lei mi rispondeva: "Maurizietto, non ne fabbricano più di cantari".

Ed ecco che la buona sorte, in età decisamente matura, me ne ha fatto trovare una.
Non presentava tracce recenti di uso (fortunatamente).
Quello che ho trovato é di struttura molto semplice: senza foro di scarico sul fondo, come erano i tipi più elaborati, pur in costanza di forma.

Testimone di questo fortuito è stato il mio amico FB Roberto Alabiso il quale mi ha detto, nel vedermi carico del prezioso e singolare fardello: "Anche io, se lo avessi trovato, me lo sarei portato a casa: ma mi hai preceduto".
In un certo senso, questo ritrovamento ha un valore storico.
Ho anche potuto soddisfare, il piacere di metterlo sulla testa a mo' di cappello...

Il Cantaro è, in pratica, è il grado zero del Water Closet: è, in sostanza, il dispositivo popolare che si usava nelle case di città (più che in quelle di campagna, almeno in quelle dei "viddrani") prima dell'arrivo dei moderni water closet a valvola con sciacquone.

 

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L
E' stato un ritrovamento che ha un grande valore socio-antropologico. Del cantaro ne conoscevo la nomea ma non ne avevo visto e nemmeno l'uso che se ne faceva. Complimenti
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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