(Maurizio Crispi) Abbiamo deciso di fare una bella gita alla vigilia del nostro avversario di matrimonio 8il 1° maggio scorso).
E abbiamo pensato di andare (o meglio: sono stato io a concepire questa possibile destinazione della nostra gita, con l'idea che sarebbe stata una bella sorpresa per Maureen) sino a Eraclea Minoa nel territorio agrigentino di Cattolica Eraclea. Perchè proprio Eraclea Minoa?
Perché per me Eraclea con i suoi 2600 e più anni di storia possiede un suo fascino enorme.
Ma anche per la bellezza della vasta spiaggia sottostante, contornate di rupi friabili di bianche rocce calcaree e da una pineta, densa di fresca ombra: un luogo ancora non guastato - in questo periodo dell'anno - dalle torme di villeggianti e di gitanti giornalieri.
Sarà per il silenzio che vi regna sovrano, per il vento che soffia impetuoso quasi costantemente, per il frinire delle cicale e per il ronzio sommesso di un'infinita varietà di altri insetti, o per il rombo costante della risacca che si frange a riva, si ha la sensazione di essere spaesati e trasportati in un altrove spazio-temporale, come se si entrasse in una capsula del tempo.
Le rocce calcaree friabili e delicate di cui sono fatti i ruderi del teatro antico e di altri edifici che pazientemente sono stati riportati alla luce e che hanno richiesto nel corso del tempo speciali accorgimenti per frenarne l'inarrestabile degrado causato dall'azione degli elementi atmosferici (nessuno veramente efficace tuttavia), ma anche quelle scistose più resistenti che - entrambe - compongono le strutture rimaste visibili, le gradinate dell'antico teatro, i basamenti delle case di civile abitazione e deputate ai commerci, le antiche cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, ciò che resta di un imponente muro di cinta, parlano di un passato remoto e grandioso: e scrutando verso la linea dell'orizzonte, si possono facilmente immaginare le navi da trasporto che arrivavano ai piedi di Capobianco, trasportando mercanzie e che venivano tirate a secco sul greto e alla foce del fiume Platani che continua a scorrere oggi e a riversarsi nel mare, esattamente come faceva 2500 anni addietro. E si può immaginare che, mentre si attendevano le navi dei commerci, gli aruspici scrutassero il cielo alla ricerca di segni e di vaticini, mentre i cittadini operosi, piccolissime figurine di fronte all'immensità del cielo e del mare, eranointenti al lavoro ciclico del giorno e ai commerci.
E' un luogo di intense emozioni, di vibrazioni nell'aria e di palpitazioni interiori.
Aggirandosi tra quelle antiche pietre si sente l'esigenza del silenzio e del raccoglimento: non si potrebbe tollerare nemmeno il brusio di una radiolina o di un I-pod ascoltato da qualche malaccorto visitatore in cuffia.
Non c'è posto per la modernità qui.
Il sito archeologico dell'antica Heraclea è quasi misconosciuto.
Pochissimo frequentato dalle italiche genti, sempre più ignoranti ed insensibili, è piuttosto meta di pellegrinaggi di turisti esteri, tedeschi e britannici, che vanno alla ricerca pensosa - e in fondo romantica, esattamente come i cultori del Grand Tour di un tempo - del fascino dell'antichità e della storia trascorsa e che arrivano qui alla spicciolata, e non in grandi comitive chiassose in torpedone, consumatori di coca cola e produttori di cartacce..
La passeggiata nel cuore del sito e poi tutt'attorno, da dove si domina in un unico colpo circolare, la campagna irrigua della Valle del Platani e la linea della costa che si spinge ad Est verso le meraviglie della Riserva naturale orientata di Torre Salsa, il verdeggiare dei campi, punteggiato - in questo periodo dell'anno - di splendide fioriture - di convolvoli, di papaveri, di acacie - in un manto ancora verde smeraldino - è di grandissimo fascino: e non si può non sentirsi dentro di sé grati per potere usufruire di tutto questo, della bellezza a portata di mano, malgrado tutto, malgrado l'incuria degli uomini e malgrado la loro capacità di dare a questi luoghi il giusto valore.
A Eraclea Minoa - Frammenti e pensieri sparsi
Il sole picchia forte E' un giorno di scirocco e, a tratti, arrivano folate di vento caldo dal Sud, ma per nulla rinfrescate per avere attraversato il mare Oltre la linea dell'orizzonte c'è l'Africa
http://www.frammentipensierisparsi.net/article-a-eraclea-minoa-118675265.html
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