Gli Anelli di Saturno di Winfried G. Sebald (Adelphi, 2010) è un libro che vale la pena leggere: uscito molti anni addietro per i tipi di Bompiani é stampa ristampato in anni recenti da Adelphi.
Come tutte le opere di Sebald è un libro sul camminare, ma é anche diario di viaggio, e quaderno di riflessioni, oltre che diario interiore.
George Sebald che, per vicissitudini di studio, si ritrovò a vivere per lunghi anni in Inghilterra, era anche un grandissimo camminatore solitario.
Tutti i suoi libri (che non sono catalogobili come romanzi, nemmeno "Austerlitz" che più si avvicina alla struttura narrativa del romanzo, sono in fondo un un ico lunghissimo monologo: in cui varian soltanto le descrizione di luoghi, cose, personaggi incontrati, elementi che non sono mai rappresentati in quanto tali, ma sostanzialmente presi e trattati come "oggetti psichici" e attinenti eventualmente ad uno scenario metafisico.
Non si può non amare le note di diario e di viaggio di Sebald, anche con quella loro atmosfera di solitudine e melancolica che del resto attiene alla dimensione del camminare in cui costantemente si si incontrano delle "cose" che poi si lasciano alle nostre spalle, costretti dunque a vivere costantamente il dolore della separazione e l'elaborazione del lutto in un continuum fluido.
Per leggere tutta la recensione, segui il link.