Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
15 aprile 2021 4 15 /04 /aprile /2021 11:08
Il simbolo del rischio biologico

"Pandemia" di Lawrence Wright (titolo originale: The End of October, nella traduzione di Elena Cantoni e pubblicato da Piemme nel 2020) è un ottimo romanzo scritto da un premio Pulitzer per il giornalismo d'inchiesta
Già, perché in una cornice fiction, contiene tutte le tematiche che ruotano attorno ad un evento pandemico e all'evento pandemico che ci afflige in particolare.

"Pandemia" è un thriller attualissimo sulle conseguenze devastanti di una pandemia. Così viene presentato dalla casa editrice quest'opera fiction da parte del giornalista statunitense Lawrence Wright, già insignito del Premio Pulitzer nel 2007, autore del saggio-inchiesta "Le altissime torri" sull'attentato alle Twin Towers e di un saggio sul terrorismo nel XXI secolo a partire da Osama Bin Laden.
Wright è avvezzo al giornalismo d'inchiesta e in quest'opera non tradisce la sua vocazione. Infatti, pur essendo l'impianto dell'opera di tipo fictional, tuttavia egli trasfonde nelle sue pagine una documentata conoscenza sulle diverse tematiche che sono state attivate dall'attuale pandemia da Covid 19. In questo senso, se da un lato si presenta nella confezione di un "medical thriller", dall'altro lato introduce temi di attualità politica con una mascheratura "fantapolitica".
La specifica pandemia di cui si tratta nel romanzo è fiction, mentre i meccanismi della diffusione, i tentativi di arginarla, i dibattiti politici, i tentativi di minimizzare o di amplificare, le menzogne e le finte verità, gli scontri tra nazioni sino alle più vivaci tesi complottiste hanno le loro radici nell'attualità.
Mi sono accostato a "Pandemia" per curiosità ed anche per tenermi aggiornato sul tema: avendo già letto con grande foga ed interesse "Spillover" di Quanmen devo riconoscere che è davvero notevole lo sforzo di Wright nel costruire un romanzo, per così dire, didascalico e quasi pedagogico sull'argomento attualissimo delle pandemie.
Ma devo anche riconoscere che come romanzo gli manca qualche ingranaggio, nel senso che il meccanismo narrativo non è fluido e, a volte, sembra incepparsi: forse proprio perché l'autore non riesce a discostarsi dal suo obiettivo pedagogico ed informativo, mettendo in scena dei personaggi che rimangono sostanzialmente asettici e privi di anima.
Ne suggerisco la lettura,in ogni caso, soprattutto se abbinata a "Spillover" che, per quanto saggio ed inchiesta giornalistica, si legge davvero come un romanzo.

Lawrence Wright, Pandemia, Piemme, 2020

(Dal risguardo di copertina) All'Assemblea Mondiale sulla Salute a Ginevra viene presentato il caso di una strana influenza sviluppata da poco in un campo profughi a Giacarta, dove nel giro di poche ore si sono verificati 47 decessi. Il dottor Henry Parsons, un epidemiologo di fama mondiale, decide di partire per l'Indonesia dove trova uno scenario apocalittico. Capisce che si tratta di un virus ignoto, letale e caratterizzato da una diffusione rapidissima. Quando viene a sapere che il suo autista è partito per un pellegrinaggio alla Mecca, dove ci sono più di tre milioni di pellegrini, intraprende una corsa contro il tempo per trovarlo e metterlo in isolamento. Ma è troppo tardi. Mentre l'epidemia ormai si sta diffondendo in tutto l'Occidente, tra le due grandi potenze mondiali, Stati Uniti e Russia, la tensione è alta. È vero che questo virus mortale è stato creato in laboratorio dalla Russia con lo scopo di scatenare un conflitto e ristabilire la propria egemonia in Medio Oriente? E che ruolo hanno le armi chimiche nella diffusione di questo tipo di virus?

 

L'autore. Lawrence Wright è un giornalista del New Yorker, drammaturgo, sceneggiatore e autore di dieci libri di saggistica, tra cui Le altissime torri (Adelphi), con il quale ha vinto il Premio Pulitzer nel 2007.
Ha insegnato all'Università del Cairo in Egitto. Vive con la moglie ad Austin, in Texas.

 

 

 

 

 

Lawrence Wright racconta il suo thriller profetico

 

Condividi post
Repost0

commenti

Mi Presento

  • : Frammenti e pensieri sparsi
  • : Una raccolta di recensioni cinematografiche, di approfondimenti sulle letture fatte, note diaristiche e sogni, reportage e viaggi
  • Contatti

Profilo

  • Frammenti e Pensieri Sparsi

Testo Libero

Ricerca

Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


frammenti-e-pensieri-sparsi.over-blog.it-Google pagerank and Worth