Nel cortile di casa
sono in corso
lavori di pulizia e sgombro del garage,
per elminare vecchie cose e carabattole,
ma io devo essere presente
per evitare scelte non desiderate
Qualcuno ha cominciato quest'attività
prima del mio arrivo
e con fastidio, ma anche con apprensione
noto che è stata portata via una vecchia Graziella
meritevole invece di essere conservata
(ha tra l'altro un certo valore come oggetto di modernariato)
E mi affretto verso il cassonetto dei rifiuti
per recuperarla,
sperando di trovarla ancorà lì
e che unmio alter ego raccoglitore
non sia già passato
Anche su a casa la signora Maria
sta mettendo ordine,
alacremente,
e trovo nel cestino delle cartacce
alcuni oggetti di mamma;
e, dopo averli esaminati accuratamente,
decido che alcune cose devono essere conservate,
dando il via libera per lo smaltimento di altre
Sono in visita di condoglianze
a casa di qualcuno che non ricordo
ci sono anche i miei cugini crispi
parliamo di varie cose ed ogni tanto
anche del caro estinto,
come se fosse presente tra noi,
come si fa solitamente
per alleviare la pena di chi rimane
Sono contento
che ci siano anche i miei cugini
Nella casa di campagna
sono in corso dei lavori di trasformazione
sono lì per dare un'occhiata
e per verificare che tutto vada per il verso giusto
con me c'è anche la signora Maria
Con lei concordiamo i dettagli per un picnic tutti assieme
Io le dico che anche se i lavori non dovessero essere conclusi
per la data stabilita
potremmo egualmente fare tutto all'aperto
Non trovo nulla da ridire sui lavori
e nulla mi lascia scontento
Di nuovo nel cortile di casa,
e con Tata Tatiba facciamo delle prove tecniche
di trascinamento della sua carrozzina
dietro - o per meglio dire a fianco -
della mia auto che - per l'occasione -
è un grosso camper
Dopo vari tentativi troviamo la lunghezza giusta di corda
che tenga la wheelchair non troppo vicino
ma nemmeno troppo lontana e dunque troppo lasca
Battagliamo a lungo per evitare che
i fumi di scarico vadano direttamente
addosso a tata
E, alla fine,
well done!
riusciamo nel nostro intento
Nell'I Ching - Il Libro dei Mutamenti, il 18 è forse l'esagramma che è più spesso considerato, fra gli allievi della disciplina proposta da Yi, uno dei segni feticcio più assillanti in assoluto. Non tanto perchè sia il preferito, ma perchè ci sono periodi della vita in cui esce in continuazione. Anche come mutamento.
Il segno è associato infatti a una parte di lavoro interiore, che spesso le persone preferiscono fare stendendosi su un divano per parlarne con un terapista piuttosto che affrontarlo da soli. Per questo si parla d'affrontare gli errori del passato generati anche dagli antenati.
E' indubbio che l'imprinting più forte e importante che un essere umano riceva derivi dai genitori. Sentirsi dire "Sei come tuo padre", piuttosto che "Sei come tua madre", non è una novità per molti di noi.
Quello che però per molti di noi è difficile capire è distinguere il confine fra ciò che ci appartiene davvero, e quindi collima perfettamente con la nostra personalità, e quanto invece abbiamo ereditato per educazione e quindi abitudine.
Nell'abitudine, sottovalutata e non notata per differenza, si nasconde il guastato che deve essere rimosso. In questa caratteristica è celato il segreto dell'intero segno.
Per me, personalmente, l'esagramma 18 è stato un vero tormentone: come dice l'estensore del breve commento riportato sopra, in un periodo della mia vita, spuntava sempre fuori questo "emendamento delle cose guaste": non c'era scampo.
E, forse per questo, di quando in quando, attraverso le associazioni ritorna con i miei sogni.
La Graziella fu una bicicletta pieghevole disegnata da Rinaldo Donzelli e prodotta a partire dal 1964 dalla fabbrica Teodoro Carnielli di Vittorio Veneto. Divenne molto popolare in Italia, situandosi fra le icone del made in Italy degli anni sessanta. La commercializzazione della Graziella, pubblicizzata come "la Rolls Royce di Brigitte Bardot", contribuì in maniera decisiva a rivoluzionare la percezione comune della bicicletta, che fino agli anni cinquanta era considerata solo come attrezzatura sportiva o come mezzo di trasporto "povero", e che negli anni del boom economico divenne invece uno status symbol della nuova gioventù benestante. Era strutturata senza canna orizzontale, con cerniera centrale, piccole ruote, sella e manubrio smontabili. Nel 1971 subì un restyling in cui venne aumentato il diametro delle ruote e furono aggiunti particolari come il portapacchi in tinta.
La Graziella fu prodotta fino alla fine degli anni ottanta. I modelli originali sono oggetto di collezionismo e modernariato.