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14 settembre 2023 4 14 /09 /settembre /2023 06:39
Luca di Fulvio, La ragazza che toccava il cielo, Rizzoli

Dopo il successo di “La gang dei sogni” presso i lettori tedeschi (da me recensito in un mio precedente blog), i successivi romanzi di Luca Di Fulvio sono stati tradotti e pubblicati in tedesco, prima ancora che in edizione italiana, un successo travolgente da milioni di copie vendute. 
Nulla in confronto al successo di pubblico in Italia, dove é rimasto come scrittore onorevolmente apprezzato, anche se di nicchia (senza cioè mai raggiungere punte da best seller).
Ho letto La ragazza che toccava il cielo (uscito nel nel 2013 e pubblicato da Rizzoli)  con immenso piacere: siamo in una Venezia di inizio Seicento, in cui si ritrovano diversi personaggi alcuni che giungono da lontano, e altri veneziani.
Venezia, nell'arco temporale in cui si svolge la vicenda, comincia ad essere percorsa da intolleranze religiose (che portano gli Ebrei ad essere confinati nel ghetto e ad essere tacciati di stregoneria da fanatici religiosi), mentre imperversa il Mal Francioso (la sifilide) che in quegli anni aveva ancora un decorso tumultuoso e un andamento epidemico.
In questo scenario si sviluppa un amore appassionato tra Mercurio, un ladruncolo con abilità trasformiste, giunto da Roma alla ricerca di fortuna, e di Giuditta, figlia di un ebreo sedicente medico (anche loro provenienti da lontano dopo molte traversie).

Molti dei personaggi sono impegnati a trasformarsi e ad elevarsi e ciò a scapito di gelosie, odi vendicativi, meschine ritorsioni e rese dei conti. 
Le costruzioni narrative sono rutilanti e si susseguono, tenendo avvinto il lettore, con una precisa ricostruzione degli ambienti, delle location sin quasi a condurlo a percepire con verosimiglianza colori, suoni e odori. Venezia appare fatiscente, invasa dalle puzze dell'acqua stagnante dove vengono riversati liquami, escrementi e residui organici di ogni genere, mentre l'igiene delle persone e degli ambienti è precaria e approssimativa, e molti - i più - vivono in condizioni di grande miseria: eppure, v'è tutto il fascino d'una città che si erge sull'acqua con gli sfarzi e le bellezze sublimi che, come fiori di indicibile bellezza, nascono da una base di mortifera decomposizione (per questi aspetti, il romanzo di Luca di Fulvio ricorda molto la Stoccolma di fine Settecento tratteggiata in 1793 dello svedese Niklas Natt Och Dag)
 

Non anticipo altro della trama, per non fare da spoiler a coloro che vorranno leggere questo romanzo, ma dirò soltanto che vi si parla, in definitiva, del perseguimento di un sogno e di un riscatto possibile, inseguendo il cielo e le stelle. e di un avventure verso un agognato nuovo mondo.

 

Grazie, Luca di Fulvio!


(Risguardo di copertina) 1515. Mercurio è un artista della truffa. Scaltro, veloce, abile nei travestimenti, ha fatto delle fogne di Roma la propria casa, imparando dalla strada che l'unico modo per sopravvivere è non avere altri cui pensare tranne se stesso. Convinto di avere ucciso un mercante ebreo che ha appena derubato, è costretto a fuggire: lontano potrà rimettere insieme i cocci della sua vita. Certi vasi, però, nascono rotti, e non basta portarli altrove per farli sentire meno a pezzi. Eccolo allora a Venezia, nel suo ingannevole intreccio di canali, dove conosce Giuditta, arrivata in laguna con l'illusione di trovare un luogo libero dalle persecuzioni contro gli ebrei. Ma l'amore che nasce tra i due è destinato a incontrare insidie e ostacoli: la gelosia della giovane Benedetta, innanzitutto, e la nascita, proprio a Venezia, di quello che sarà il primo ghetto d'Europa. Nel labirinto di calli malfamate perdersi è la norma, e a Mercurio non resterà che smarrire se stesso per ritrovare Giuditta, il pezzo mancante nella mappa strappata del suo cuore.

 

Luca Di Fulvio

L’autore. Luca Di Fulvio, nato nel 1957 a Roma (morto nel 2023), è stato un autore, attore e drammaturgo italiano. 
Ha vissuto a Roma dove si è diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, entrando a far parte della comunità teatrale americana “Living Theatre”.
Successivamente ha lavorato con Andrej Waida ne “L’affare Danton”. Ha fondato con Pino Quartullo la compagnia teatrale “La Festa Mobile”. Oltre a numerosi spettacoli di successo, i due hanno realizzato il cortometraggio “Exit” vincitore della Concha de Oro al Festival di San Sebastian e nominato agli Oscar.
Ha vinto il Premio Under 35 e segnalazione speciale dell’Istituto del Dramma Italiano con l’atto unico “Solo per amore” scritto con Carla Vangelista.
Nel 1996 ha esordito nella scrittura con il romanzo breve Zelter, pubblicato da Zelig-Baldini&Castoldi cui fa seguito nel 2000 L’impagliatore, romanzo noir pubblicato da Mursia che in breve ottenne grandi consensi. Acquistato dalla casa di produzione Cattleya, viene portato al cinema da Eros Puglielli col titolo “Occhi di cristallo” e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2004 L’impagliatore viene ristampato da Einaudi. Segue Dover Beach, pubblicato da Mursia e acquistato da Vittorio Cecchi Gori.
Con lo pseudonimo di Duke J. Blanco ha scritto il romanzo per ragazzi I misteri dell’Altro Mare, vincitore del premio Selezione Bancarellino.
Nel 2006 è approdato a Mondadori con il romanzo La scala di Dioniso [splendido romanzo], acquistato per il cinema da Gabriele Salvatores, cui fanno seguito nel 2008 La gang dei sogni e Il Grande Scomunicato del 2011.
I suoi libri sono tradotti da importanti case editrici come Gallimard e Albin Michel (Francia), Luebbe (Germania), Azbooka (Russia), Hayakawa (Giappone), Bitter Lemon Press (Inghilterra, Canada e USA) e poi in Spagna, Serbia, Olanda, Croazia, Slovenia, Grecia.
Nel 2015, viene pubblicato il romanzo Il bambino che trovò il sole di notte (pubblicato in contemporanea in lingua tedesca). 
Nel 2019 esce per Rizzoli La figlia della libertà (addirittura pubblicato l'anno precedente in lingua tedesca) e nel 2020 La ballata della città eterna, ultimo suo romanzo.
Luca Di Fulvio si è spento a Roma il 31 maggio 2023.

Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Luca di Fulvio attraverso un fecondo e stimolante scambio epistolare, sia prima che dopo la pubblicazione de "La scala di Dioniso", di cui Luca mi ha fatto omaggio di una copia autografa.

Luca Di Fulvio

Attraverso Facebook, ho scoperto con dispiacere che se è andato, il 31 maggio 2023, LUCA DI FULVIO, uno scrittore italiano eclettico, versatile e geniale, forse poco conosciuto dalle nostre parti ma tradottissimo in altre lingue e soprattutto in Tedesco (e in Germania specie con i suoi ultimi romanzi di carattere storico ha goduto di tantissima popolarità).
Mi pregio di averlo seguito sin dai primi suoi romanzi e di essere stato a lungo negli anni passati in contatto epistolare.
Pur essendo di natura schiva è riservata, era uno scrittore che non si tirava indietro e che volentieri e con affabilità rispondeva generosamente ai lettori che gli scrivevano.
Ho letto moltissimi dei suoi romanzi, soprattutto quelli della prima maniera, prima della svolta verso il romanzo ad ambientazione storica.
Merita indubbiamente di essere ricordato.

Arrivederci, Luca Di Fulvio!

 

Di seguito i titoli delle sue opere narrative

  • 1996 Zelter
  • 2000 L'impagliatore
  • 2002 Dover Beach
  • 2006 La scala di Dioniso
  • 2008 La gang dei sogni
  • 2011 Il grande scomunicato
  • 2013 La ragazza che toccava il cielo
  • 2015 Il bambino che trovò il sole di notte
  • 2019 La figlia della libertà
  • 2021 La ballata della città eterna

Di questi segnalo particolarmente La scala di Dioniso e La Gang dei sogni che credo si possano considerare i romanzi della sua maturità di scrittore, in transizione da opere di genere e prima della svolta "storica" che lo ha reso così popolare all'estero.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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