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24 settembre 2015 4 24 /09 /settembre /2015 06:44

Non c’è giorno che io non mi imbatta nell’albero-orecchio, ma non mancano incontri di altro tenore
L’albero-orecchio è il mistero, gli altri incontri sono con la bellezza discreta delle fioriture inaspettate
Gli parlo sempre
Qualche volta grido
Qualche volta sussurro
Se grido, l'albero-orecchio non si offende
Se sussurro, il suo orecchio si protende verso di me ad accogliere la mia voce
L'albero-orecchio è Mistero, ma mi è anche amico e mentore

Maurizio Crispi

L'albero-orecchio ci ascolta

L'albero-orecchio è sempre lì.

Noi cresciamo, invecchiamo, ci raggrinziamo, moriamo.

E l'Albero-Orecchio è sempre lì, sempre intento ad espandersi e a divenire più grande e più possente, moltiplicando le radici che lo sostengono e che diventano a loro tronchi.

E, intanto con quel suo gigantesco orecchio ascolta ciò che il mondo ha da dirgli.
Quando gli passate accanto, ricordate sempre di dirgli una parolina di saluto.
Oppure, se volete, potete andargli vicino e confidargli a bassa voce i vostri segreti e le vostre piccole pene.
Lui saprà ascoltarvi, con quel suo orecchiaccio di legno...

Alcuni si chiedono se quell'orecchio sia stato sempre lì, si dai primi anni di vita dell'Alberorecchio, anche quando non era visibile ad occhio nudo, oppure se non sia spuntato in tempi successivi della lunga vita del gigante che, da un certo punto in avanti, era divenuto avido di contatti con noi umani.

Nessuno potrà mai dirimere un tale quesito.

Io appartengo alla prima corrente di pensiero e voglio pensare che l'orecchiaccio ci sia stato sempre.

L'albero-orecchio ci ascolta
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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