Per la seconda volta, arrivando a Londra, ai controlli "di frontiera", la mia Carta d'identità è stata passata sotto microscopio...
La prima volta, mi hanno richiesto un documento supplementare e, chi sa perchè, mi hanno domandato se avevo la patente..
La seconda volta (in qurst'ultimo viaggio (tornando il 7 marzo da Palermo), il funzionario di turno (in questo caso una donna) si è alzata dalla sua postazione ed è andata a consultarsi con suo collega.
In entrambe le occasioni, dopo questi lunghi esami, sono stato ammesso in territorio britannico:.in entrambi i casi, il mio documento di riconoscimento è stato esaminato, per così dire, con la lente d'ingradimento, analizzandone il pelo e il contropelo o - come soleva dire mia madre - facendone l'analisi grammaticale e logica..
In questi casi, sai che non c'è nulla di cui preoccuparsi, ma - di questi tempi - tutto è possibile, persino essere presi per un pericoloso terrorista jahidista o,adesso, dell'ISIS che cerca di infiltrarsi.
E, da lì, a trovarsi segregato in una Guantanamo, il passo potrebbe essere breve: Guantanamo è nelle nostre menti, come Chernobyl.
Ad essere esaminati con simile occhiuta attenzione, ci si sente un po' sulle spine, insomma...
In effetti, niente è come appare...
Potrei essere un terrorista...
Potrei portare su di me una bomba batteriologica...
Potrei essere un Jack the Ripper redivivo, o anche un Jack the Snipper...
Potrei essere Hannibal Lecter
Paurissima!
Ma forse, molto di più, se proprio devo essere preso per qualcuno, m piacerebbe uno sbeffeggiante Spring-heeled Jack. O anche la Lepre Marzolina... o il Cappellaio Matto.
E' sempre meglio diffidare: fidarsi è bene, ma non fidarsi é meglio, dice il vechio adagio.
Non puoi mai sapere chi hai di fronte e quali sono i suoi più riposti segreti.