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12 ottobre 2024 6 12 /10 /ottobre /2024 12:13
Essere bifronte (foto di Maurizio Crispi)

Sono in una piccola cittadina di montagna, dove - a quanto comprendo - ha luogo un convegno di psichiatria 
Io sono lì per altri motivi
Corro 
Sto facendo il mio allenamento quotidiano
Vedo tanti che a piedi si dirigono verso la sede dell’evento
Da qualche parte c’è anche mio fratello, anche se non lo vedo
Sì, che c’è!
Percorro a piedi, a passo di corsa, la strada principale del piccolo paese
Ci sono spesso ostacoli da superare 
Per esempio, c’è un energumeno con un cane di grossa taglia al guinzaglio che è irrequieto, tira e si agita, abbaia e ringhia
E c’è anche un bambinetto con un orsacchiotto di pezza sotto braccio e per via del trambusto e dell'agitazione del cagnone ha un’aria spaventata
L’uomo urla e lo terrorizza ancora di più, inducendolo ad una sorta di catatonia reattiva
Intuisco che l’uomo con il cane é il padre del ragazzino e che con i suoi modi ruvidi sta cercando di fargli superare la paura del cane: senza alcun tatto e ottenendo con il suo comportamento rozzo e violento, l’effetto contrario
Tutti, uomo, cane e bambino si muovono di continuo, quest’ultimo intento ad una danza evitante, mentre l’uomo con il molosso si fa sotto con le sue urla cui il cane fa eco ringhiando cupamente
Non riesco proprio a passare
Cerco di scansarmi e sono bloccato
E questo si verifica più volte
Anche io entro a far parte della danza
Provo anche a consolare il bimbo, ma niente! Non si viene fuori dalla situazione di stallo
Alla fine riesco a divincolarmi per proseguire il mio percorso
Quando sto per arrivare al mio alloggio, vengo preso da un’improvvisa necessità fisiologica, così impellente che non potrei certo fare in tempo ad arrivare a casa
Del pari impossibile, é cercare un luogo recondito dove potermi appartare
Devo ingegnarmi a trovare una soluzione, e che sia urgente ed immediata!
Trovo un angolino riparato che ritengo possa fare al caso mio in una zona di sosta riservata ai disabili e penso che mio fratello comprenderà e mi darà l’assoluzione
Conclusa l’opera (che è, a dir poco, monumentale), lascio la scena, ripromettendomi di tornare al più presto per provvedere alla rimozione dei miei resti
É davvero una fortuna che ci siano dei fogli di giornale grazie ai quali posso procedere ad un occultamento parziale del malfatto
Ritorno, infine, al mio alloggio, mi faccio la doccia e indosso abiti freschi e puliti
C’è una macchina, carica di conoscenti, che, dando prova di gentilezza ineffabile,
mi prendono a bordo, per consentirmi di arrivare più spedito, dovunque io stia andando
Ricordo tuttavia che devo procedere al lavoro di pulizia e ripristino
Scendo allora dall’auto e ritorno indietro
Riuscirò a portare a termine la mia missione?
Questo il sogno non me l’ha detto

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12 ottobre 2024 6 12 /10 /ottobre /2024 06:54
Il venditore in riposo (foto di Maurizio Crispi)

Il venditore in riposo (foto di Maurizio Crispi)

Un sonnellino,
in attesa dei primi compratori
al volante

Giuseppe è sempre lì
in postazione
da quando aveva otto anni
Di questo tratto di strada
conosce ormai
ogni singola pietra
ogni filo d’erba
ogni asperità

Giuseppe è sempre lì
come un soldatino nella sua garitta
(che non riceve mai il cambio guardia),
quando fa bel tempo,
quando piove e tira vento,
dalle prime luci dell’alba,
sino a sera
Orario di lavoro coatto, il suo

Si muove di continuo,
avanti e indietro,
instancabile,
percorre chilometri e chilometri
in uno spazio circoscritto
con un diametro di un centinaio di metri
che è come una prigione dalle pareti invisibili


Non può andare via il cristianeddu
se non ha prima venduto
tutta la merce che gli è stata affidata
per quel giorno

Maurizio Crispi (1 ottobre 2024)

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10 ottobre 2024 4 10 /10 /ottobre /2024 12:49
Ladro di merendine (foto di Maurizio Crispi)

Beh!
Bene!
Ho cominciato con un monosillabo 
che serve a mettere in moto tutta la macchina
Beh! 
Beh! 
E ancora beh!
Ho visto l’altro giorno una botticella 
predisporsi a salire sul suo motociclo, mentre aveva già indossato un casco Ninja
Indossava, questa fatina, un giubbino di pelle nera e sotto una maglia bianca a strisce orizzontali scure che la facevano apparire ancora più botticella, accentuando le sue già generose circonferenze
È ovvio: se già sei largo di tuo, qualsiasi indumento a strisce orizzontali ti farà apparire ancora più largo, mentre avresti bisogno di indumenti che, al contrario, diano slancio alla tua figura
Non ci posso far nulla: so di essere politicamente poco corretto, ma per me l’estetica ha un ruolo importante
Ma questa notazione era soltanto un inciso, anche se non mi ricordo più cosa esattamente volessi scrivere
Notte di sonni agitati e di sogni complicati e ripetitivi di cui non ricordo pressoché nulla
Sono pronto ad andare, come sempre, pronto a mettere il naso fuori casa per vedere cosa mi attende fuori 
Sono inquieto, sono strano, sono sbarbuliato e non so cos’altro dire
Forse, è meglio che mi faccio una merendina 
Ma ora che ci penso meglio, No, no, non posso!
M'hanno detto che c'è in giro un pericoloso ladro di merendine, scatenato e prevaricatore!
E non guarda in faccia a nessuno!

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8 ottobre 2024 2 08 /10 /ottobre /2024 13:10
Volare (dal web, modificata)

Mi alzavo in volo
All’inizio i miei muscoli 
erano legati e rigidi
Poi si scioglievano 
ed andava meglio
Non era proprio un volare,
poiché ero privo di ali
ed ero come nella vita di sempre
con due braccia e con due arti inferiori
Con abili contratture e decontratture muscolari
semplicemente mi libravo,
seguendo il ritmo della respirazione 
Non a grande altezza,
come farebbero
un falco pellegrino
o una poiana
o un’aquila maestosa
ma a poche decine di metri da terra
Non so come ciò avvenisse, 
eppure riuscivo a mantenere la quota, 
come se galleggiassi senza gravità 
oppure perché mettevo in atto un'attitudine innata
Ogni tanto, quando mi abbassavo troppo,
con la mano o con il piede
mi davo una spinta leggera 
contro un muro
- o comunque contro un ostacolo solido -
e il mio volo riprendeva 
immediato slancio, quota e vigore
C’erano molti
che dal basso,
vincolati al suolo,
mi guardavano stupiti
e mi incitavano
a cercare di andare su su su
sino alle nuvole

Era un’esperienza bellissima,
sublime, impagabile 
Ero stupito di me stesso
di poter starmene a mezz’aria
per così tanto tempo,
desiderando 
che queste sensazioni 
mai avessero fine

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8 ottobre 2024 2 08 /10 /ottobre /2024 12:54
Dialogo con l'ombra (foto di Maurizio Crispi)

Strani sogni questa notte

 

In particolare, 
quello di un trasloco e di un viaggio
complicatissimo
E poi, nel sogno,
si riapre un dialogo
con un’ombra, 
un dialogo che ritenevo
interrotto per sempre,
per via d’una cesura incancrenita
Le parole fluivano con facilità 
nuove possibilità s’aprivano
Ero stupito di questo,
meravigliato.
Era un dialogo lieve,
non appesantito da livore
e da cupezza,
anzi ingentilito da un’infarinatura di ironia
Tutto tornava al suo posto
Le carte venivano rimescolate
e si poteva giocare una nuova mano


Cominciava un altro giro di giostra

(8 ottobre 2021)

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7 ottobre 2024 1 07 /10 /ottobre /2024 13:24
Nottempo distorto (foto di Maurizio Crispi)

Sono appena emerso 
da un sogno faticosissimo
nel quale facevo cose
parlavo con molte persone,
incessantemente
In particolare, 
(É questo il poco che ricordo)
dovevo occuparmi di uno
che aveva dei comportamenti strani
e delirava
Dovevo ricondurlo a dei modi più accettabili e coerenti
Ma dovevo farlo 
senza che lui se ne accorgesse,
attraverso la conversazione
e creando, se fosse possibile, 
le premesse d'una relazione amicale,
tra lui e me
Per poter far ciò 
dovevo trasferirmi
nel luogo dove costui risiedeva
Ma le cose si complicavano,
quando arrivava il padre del tizio,
un tipo chiassoso e superficiale,
il quale - a sua volta -
con modalità esuberanti ed invadenti
cercava di entrare in confidenza con me,
suggerendomi - ad esempio -
dove andare ad alloggiare
o dove consumare i pasti
Cercavo di sfuggire alle sue attenzioni asfissianti,
ma era implacabile,
un autentico macinasassi rompicoglioni
E non c’era scampo

(Stacco)

E poi di nuovo a sognare di sottomettermi ad aride pratiche burocratiche, di predisporre incartamenti assicurativi non miei, ma di altri, sempre con una forte impronta ripetitiva e fallimentare

Entro ed esco da un cinema mentre è in corso la proiezione
Per esempio, avendo scelto di consumare qualcosa in sala, devo uscirne per andare a compilare un modulo per poter smaltire il vuoto a perdere
Ancora dopo ero intento in una conversazione telefonica con il medico di base di alcuni miei pazienti degenti in comunità ma la comunicazione é disturbata e la linea cadeva di continuo oppure sentivo la voce del mio interlocutore farsi flebile e a tratti indistinguibile
Sino a che, tra un tentativo e l’altro a vuoto, non mi dimenticavo ciò che avevo da dire

Uovo cosmico

Poi, in un altro momento, aprivo gli sportellini di un grosso frigorifero e passavo in rassegna le scorte alimentari giacenti, per scoprire di essere drammaticamente a corto di riserve
I ripiani erano quasi vuoti, ad eccezione di poche uova soltanto
O era un unico grande uovo di Pasqua oppure un UOVO COSMICO...
Poi camminavo per le strade e vedevo grandi affiche pubblicitarie, autentiche gigantografie, dimensioni smisurate, dove riconoscevo - messi in posa a seconda delle esigenze sceniche - persone a me ben note
Era una scoperta che mi sorprendeva e mi meravigliava
Avrei voluto condividere queste impressioni con qualcuno, ma ero solo

 

Un sogno caotico, pieno di elementi irrappresentabili: è come se un eccesso di elementi non digeribili mentalmente abbia creato un ingorgo, in cui tutto sedimenta senza potere assumere una forma, senza poter essere pensato, né elaborato

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6 ottobre 2024 7 06 /10 /ottobre /2024 11:48
Uno dei Prigioni di Michelangelo

Mi sono svegliato
di colpo,
occhi sbarrati nel buio,
la testa pesante
perché avevo sognato
sino al punto del risveglio,
ma non riuscivo a sbrogliare
la matassa informe
che occupava la mia testa,
ingombrante e immobile
come un grosso blocco di pietra
o forse anche di granito, inattaccabile
Sono stato un po’ a lambiccarmi il cervello
Ma niente da fare!
Quell’ammasso pietroso 
rimaneva lì e non mi parlava
A volte la narrazione di un sogno
si realizza mettendo su di una tela
su cui appare abbozzata una forma 
dettagli, linee, colori e sfumature
Altre volte, invece, si ottiene
con faticoso levare
come quando si ha davanti
un blocco di pietra o di legno
e con mazzuolo e scalpelli e sgorbie
con pazienza ma anche con forza
si deve togliere via
l’eccesso di materia
per fare emergere
la forma che sta sotto

 

[“per via di porre” 
contrapposto al “per via di levare
nell’analogia michelangiolesca
per dire la principale differenza
tra pittura e scultura,
applicata al sogno]

“Io intendo scultura, quella che si fa per forza di levare: quella che si fa per via di porre, è simile alla pittura: basta, che venendo l’una e l’altra da una medesima intelligenza, cioè scultura e pittura, si può far fare loro una buona pace insieme, e lasciar tante dispute; perché vi va più tempo, che a far le figure”

Michelangelo

Sale rosa dell'Himalaya

Poi rieccolo il sognare!
Sono in una grande città di mare,
con vocazione di resort vacanziero
Luogo di divertimento e svago:
la città è affollatissima,
gremita di gente vociante e festosa
Il brusio insistente di parole e risate
mi riempie la testa e me la fa scoppiare
È troppo!
Il troppo stroppia!
Resisto e cammino tra la folla
alla ricerca di uno che si chiama
Paco Camino
(anche se non so di chi si tratti),
ma mai lo trovo costui
Vedo una spiaggia dorata
un tempo meravigliosa
oggi sfregiata da lavori
di addomesticamento
Leggiadre aiuole, palmizi e fioriere
e bancarelle di venditori
 
Dov’è la bellezza selvaggia d’un tempo?
Sono irritato, mentre cammino,
immerso nel bagno di folla,
sospinto quasi, sempre avanti
senza poter esprimere 
un briciolo di volontà 
Sono qui
Sono lá
Dove sono io?
Il cane fedele è con me,
anche lui spaesato, disorientato
Siamo due revenant
ritornati dopo lunga assenza
e nulla riconoscono dei luoghi 
un tempo familiari
C’è una struttura di cemento 
aggettante sul mare
e anche lì cammino e cammino,
stupito della quantità di negozi,
tutti eguali,
la cui vocazione è secernere paccottiglia
Ma tutti sembrano essere felici così,
vocianti, estasiati,
in fibrillazione
Poi camminiamo lungo un viale 
nel quale si susseguono in fila
decine e decine di enormi SUV 
di acciaio brunito,
minacciosi
- o forse sono veicoli da guerra -
pieni di dispositivi misteriosi

Mi ritrovo, infine, in una stanza
Dietro la porta chiusa
c’è il cane uggiolante
Quando la apro
ritrovo il cane festoso
e mio figlio Gabriel
che mi sorride


(Stacco)

Poi sono di nuovo in movimento
Mi fermo ad un bar 
che ha dei tavoli rotondi 
nel dehor che dà sulla strada
Armeggio con le mie cose
e consulto carte, giornali, libri
Tutto è in disordine caotico
Poi viene il momento di andare via
e ricaccio tutto nello zaino,
senza metodo,
cosicché mi avanza sempre qualcosa
Mi arrendo, alla fine,
e lascio sul tavolo un quotidiano
malamente ripiegato,
tutto stropicciato
Sbuffo di impazienza e risentimento

Mi ritrovo nella comunità 
e qui l’amministrativo di turno
mi informa che, 
essendo la porta della cucina
(quella che si apre direttamente 
sulla strada)
rotta (si tratta della serratura difettosa)
verrà murata
in modo da risolvere ogni problema
alla radice
Io ribatto, controbatto, argomento
Vorrei sostenere il punto di vista
che è molto più economica e ragionevole
la soluzione conservativa, 
quella cioè di sostituire o riparare
la serratura compromessa
Ma non la spunto
In alto dove si puote ciò che si vuole
è stata già presa la fatidica decisione
La porta dovrà essere rimossa
e il suo vano murato
Decido di non replicare più
e non dimandare più 
C’è movimento di gente 
che va e viene di continuo, 
affaccendata
Io vorrei andare via 
e devo prendere
un grande saccone 
pieno di miei effetti personali
Controllo, inventario, catalogo
il suo contenuto 
con attenzione ossessiva
per accorgermi
che manca all’appello
una costosa boccetta
di grani di sale rosa dell’Himalaya
E si tratta del mio bene più prezioso

Cerco per ogni dove,
ma invano!
Il mio bene più prezioso
non salta fuori

(Dissolvenza)

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3 ottobre 2024 4 03 /10 /ottobre /2024 12:16
Io e la statua (autoscatto di Maurizio Crispi)

Blaterano
Bla bla bla
I conduttori delle radio FM
intrattengono
dicono fesserie
danno aria alla bocca
Questo è il loro mandato
Flusso di parole incontrollato
Logorrea cocainica
Secondo me,
prima di andare in onda,
questi si fanno di stimolanti o che
Sentire le loro voci
provoca in me
un effetto depressogeno
Li ascolto tuttavia
perché sono comunque voci
che arrivano da qualche parte
Li ascolto, 
ma senza realmente ascoltarli
Poi, il più delle volte, 
dopo le voci dialoganti,
c’è la musica
e questo mi piace
Ma dietro le parole e la musica
c’è solo un grande vuoto

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3 ottobre 2024 4 03 /10 /ottobre /2024 10:56
Nuvole sopra Palermo (foto di Maurizio Crispi)

Faccio parte di un’organizzazione segreta che dovrà operare nel campo dell'intelligence e mi ritrovo assieme ad altri a partecipare ad una riunione operativa in un luogo isolato che è poi una grande villa i cui proprietari sono caduti in disgrazia molto tempo prima
Parliamo e discutiamo del più e del meno
Poi, quando il primo chiacchiericcio si spegne, facciamo una sorta di brainstorming per scaldare l’atmosfera e per imparare a conoscerci meglio, dal momento che non ci siamo mai incontrati prima in altre circostanze
Siamo tutti disposti su delle sedie alquanto scomode, mentre altri hanno preso posto su dei piccoli divanetti accostati alle pareti e alcuni addirittura per terra
L’atmosfera è carica di vibrante attenzione e di aspettativa, dal momento che al termine di questa riunione verranno assegnati i ruoli e i compiti strategici
Ci sono dei movimenti continui, qualcuno si alza dalla sedia, qualcuno se ne va, altri entrano, io che prima me ne stavo in piedi, mi accomodo su un divanetto posto lateralmente rispetto alle file di sedie 
Su di un altro divanetto c'è uno che giace scomposto e immobile, apparentemente immerso in un sonno profondo
Discutiamo di qualcosa, ma non ricordo il contenuto del discorso
Poi, non so perché, bisogna esprimere le proprie preferenze alimentari 

La scena si sposta all’esterno e io mi assumo il compito di guidare un’auto lungo una strada che si arrampica (o scende) per una stretta vallata alpina
Questa strada è piuttosto stretta e la sua pendenza molto accentuata 
Anche questo compito (quello di dover guidar e l'auto) che mi è stato assegnato è, in realtà, una prova da dover superare per verificare la mia idoneità alle missioni a cui, in seguito, mi verrà richiesto di partecipare
Riesco a guidare con perizia, malgrado le difficoltà del terreno, mantenendo una buona velocità di crociera, cosa che non mi è usuale
Ogni tanto la strada si allarga, ma in alcuni punti è stretta con il fondo di basolato di grandi pietre squadrate
Ogni tanto ci sono dei veicoli che vengono in direzione contraria o delle persone a piedi e degli animali domestici: e, in questi casi, occorre destreggiarsi
Riesco a percorrere tutta la strada indenne per arrivare ad un gruppo di case 
Qui c’è un bivio: una biforcazione procede in salita, presumibilmente in direzione di un passo montano; mentre l’altra rimane in pianura, correndo tra due file di basse costruzioni per civile abitazione
Imbocco la seconda diramazione, anche se - appena lo faccio - comprendo di aver sbagliato: avrei dovuto proseguire lungo la strada in salita
L’ultimo ostacolo da superare è una strettoia nella quale mi devo confrontare con una donna che cammina in direzione opposta alla mia con un grosso cane al guinzaglio e devo trovare il modo di passare senza troppo rallentare l’andatura ma senza sfiorarli o mettere a repentaglio la loro incolumità 
Mi sorprendo nella mia abilità alla guida e capisco che il segreto è sì quello di tenere tutto sotto controllo, vivendo il momento presente, ma nello stesso tempo è nel potere avere il pieno controllo di quello che mi aspetta e, quindi, la regola aurea è nel  guardare la strada che ho davanti secondo una prospettiva lunga, insomma tenendo d’occhio - per così dire - la linea dell’orizzonte

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1 ottobre 2024 2 01 /10 /ottobre /2024 07:13

Naaaah!
Nooooo!
L’esuberanza cede alla stanchezza
Scarsità di risorse
Senso di impotenza
Hopelessness, anzi
Poco da fare
Poco da dire
Campi ristretti
Moschitte volanti
che vagano
senza direzione,
senza rotta
creando solo fastidio
con il loro svolazzare
apparentemente cieco e ottuso
Il loro volo è così sghembo,
così imprevedibile,
che non mi riesce mai di acciuffarle
Quand’é così
mi chiudo e mi ripiego in me stesso

Altro non mi rimane da fare

Maurizio Crispi (30 settembre 2024)

La tartaruga di terra (foto di Maurizio Crispi)

La tartaruga di terra (foto di Maurizio Crispi)

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DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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